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Ricette
8 Marzo 2013 Aggiornato il 28 Marzo 2019 alle ore 17:25

Mettere insieme polpette e ragù è chiaro segnale di felicità ritrovata

Polpette e ragù nella stessa frase sono la migliore ricetta per procurare la felicità necessaria a Napoli per ripartire dal Ground zero della Città della
Mettere insieme polpette e ragù è chiaro segnale di felicità ritrovata

ricetta polpette al ragù 13

Polpette e ragù nella stessa frase sono la migliore ricetta per procurare la felicità necessaria a Napoli per ripartire dal Ground zero della Città della Scienza e all’Italia messa a tappeto gastronomicamente parlando dallo scandalo della carne equina. Che è finita dappertutto, dal ragù (alla bolognese) alle polpette Ikea. Ad Alessandro Teo, esponente della famiglia Di Porzio proprietaria dello storico ristorante Da Umberto, abbiamo chiesto di mettere insieme le due parole che più hanno avuto audience: polpette e ragù. O meglio, polpette al ragù che sono una delle pietre miliari del mangiare napoletano. Ecco la ricetta ricordando che la preparazione del ragù la trovate a questo link della lasagna (ops, l’ho detto), mentre a quest’altro c’è la ricetta delle polpette al sugo.

Polpette al ragù napoletano

Ingredienti (per 6 persone)

600 g di carne macinata mista
200 g di pane raffermo
120 g parmigiano grattugiato
100 g uva passa e pinoli
1 uovo
prezzemolo, latte, sale, pepe, aglio e olio extravergine di oliva q.b.

Preparazione

Ammolla il pane in abbondante acqua miscelata ad un poco di latte, noi abbiam scelto il latte Nobilat di cui avremo prestissimo modo di parlare.
Quando il pane sarà ben ammorbidito e pronto a sfaldarsi, scolalo e strizzalo per bene.
Passa la carne al tritacarne per due volte; raccoglila in una boule e mischiala al pane strizzato.
Aggiungi l’uovo, il parmigiano, l’aglio, il prezzemolo tritato, l’uva passa ed i pinoli, amalgamando il tutto molto bene.
Regola di sale e pepe, aggiungi infine all’impasto un filo di olio extravergine di oliva.
Bagnati le mani e forma delle polpette di circa 6 cm di diametro.

Qui la tradizione napoletana prevede il rito quasi inquisitorio della frittura della povera polpetta in profondo olio.
E ci sta, eh. Ci sta tutto proprio. La nonna Di Porzio, però, per stare più leggeri le faceva al vapore.

Proviamo.

Crea molto vapore in un forno (a meno di non trovarsi in casa un forno trivalente, si capisce), e poni in una teglia le polpette.
Cuocile per appena cinque minuti.
Servile caldissime ricoperte di ragù che avrai appositamente riscaldato.

Beh, se sono anche leggere, puoi considerare le dosi proposte per tre persone, no?

[Immagini: Renato Bevilacqua]

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