Cameriere ruba 90.000 € di incassi al ristorante. Come ha fatto
Il cameriere ruba 90.000 € di incassi a un noto hotel ristorante in Val Gardena. Nessuno se ne accorge per 5 anni: com’è possibile?
Fido alleato del cameriere che ruba parte degli incassi giornalieri al titolare del locale in cui lavora, un ristorante di successo spesso pieno, è il palmare per ristorante da comande.
Palmare: il complice del cameriere che ruba 90.000 €
Si tratta di un dispositivo elettronico con diverse funzioni: può contenere il menù con tutti i prezzi, comunicare in tempo reale le ordinazioni a bar e cucina, stampare gli scontrini e conteggiare i corrispettivi totali
La notizia del cameriere che ruba 90.000 € modificando le comande dei clienti con sconti inesistenti, non giova alla reputazione del palmare. Apparecchio che pure, oggi, è alleato prezioso di numerosi ristoratori per gestire gli ordini senza imprecisioni.
La truffa del cameriere che ruba 90.000 € di incassi
Si è discusso a lungo di camerieri nei mesi scorsi per la difficoltà dei ristoratori di reperire personale. Con una lunga coda polemica sulle condizioni di lavoro nei locali. Ma oggi parliamo d’altro.
In pratica, come ha ricostruito il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bolzano, il dipendente del ristorante in Val Gardena procedeva così.
Dopo aver raccolto l’ordinazione e servito i clienti, ricevuto il corrispettivo del pasto e rilasciato il documento (ex ricevuta fiscale), il cameriere che ha rubato 90.000 € non chiudeva definitivamente la transazione.
Invece trasferiva l’ordine su un diverso tavolo del locale, in quel momento non occupato da altri clienti.
Il cameriere riapriva poi il conto e simulava la concessione di un corposo sconto, di solito compreso tra il 40% e il 99%.
In questo modo il conto che risultava incassato dal ristorante era quello scontato, non il conto pieno.
Sì, perché, terminato il suo turno, il cameriere che ha rubato 90.000 € affidava al titolare del ristorante una somma di denaro pari agli incassi, la stessa che risultava dal documento finale e riepilogativo prodotto dal gestionale.
E la differenza tra quell’importo e gli incassi effettivi? Finiva nelle tasche del dipendente.
Strano che una procedura tanto insolita non abbia insospettito prima il titolare del noto ristorante della Val Gardena.
Facile, a parole.
Il controllo su 5 anni di comande
Ma i finanzieri, per ricostruire il raggiro del cameriere che ha rubato 90.000 € di incassi, hanno dovuto esaminare la memoria del palmare e verificare oltre 35.000 documenti. Praticamente tutte le comande gestite direttamente dal dipendente nel periodo incriminato, lungo ben 5 anni.
Alla fine, il corposo calo degli incassi a dispetto dei continui pienoni del ristorante in Val Gardena, ha messo la pulce nell’orecchio al ristoratore che si è rivolto alla Procura di Bolzano.
Ora, la truffa del cameriere che ha sottratto 90.000 € potrebbe costare all’ex dipendente del ristorante in Val Gardena un’accusa di truffa aggravata ai danni del titolare.