Certosa District Milano, 4 nuove aperture: caffè, ristoranti, pizzerie
In fondo a via Varesina a Milano si sta definendo il progetto di ristorazione del Certosa District. Nuove aperture fanno seguito ai locali aperti l’anno scorso, il Loste Cafè e June Collection.
La zona Certosa è stata oggetto di una riqualificazione urbana che vede edifici nuovi e ristrutturati destinati a uffici e, come è d’obbligo ormai, alla ristorazione. Il progetto, che interessa la zona a ridosso della stazione Milano Certosa del passante ferroviario, in fondo a via Varesina, è firmato RealStep Sicaf. La stessa società che ha riqualificato le zone Ripamonti e Tortona.
Sono circa 100.000 metri quadri, comprensivi di un’area industriale di inizio Novecento in disuso, La Forgiatura, che ora ospita un campus integrato di 30.000 mq. Vi hanno aperto uffici alcune multinazionali, e (nell’area di via Varesina 204) la nuova sede europea di Whirlpool. Per quanto riguarda la ristorazione, il progetto prevede di arrivare a 20 locali entro il 2025.
A curare questa parte del progetto è Hippolyte Vautrin – fondatore dii Røst e Kanpai in via Melzo – consulente business food di RealStep.
Ma vediamo i locali del Certosa District a Milano. Sono 4 nuovi e 2 già operativi. Si tratta di progetti giovani, in parte già avviati in città (per alcuni questa è la seconda sede), comunque caratterizzati da originalità e innovazione.
1. Crosta: nuova apertura con le pizze al taglio e i dolci
È probabilmente l’apertura più attesa quella di Crosta, la seconda apertura cittadina (anzi terza, se si considera anche la vetrina su strada in via Melzo, dedicata alla pizza a portafoglio) di Giovanni Mineo e Simone Lombardi che hanno deciso di concentrarsi sulla pizza alla pala.
Il nuovo Crosta al Certosa District è quindi diverso dall’altro in centro a Milano sia per l’offerta (qui si punta sulla pausa pranzo) che nel design. E per le dimensioni, il locale ospita una dozzina di posti a sedere (ma c’è un dehors). Per quanto riguarda l’offerta, ci sono le pizze alla pala, come dicevamo, con varie farciture (da 4 a 6,50 €).
E c’è anche il pane, passione di Giovanni Mineo (ha iniziato al Panificio Popolare al Mercato della Darsena). Prezzi, dai 6 / 8 €/kg (come per le pizze, sono gli stessi di via Bellotti).
In vendita, oltre alle pizze (da 4 a 6,50 €), pane e dolci, un’altra passione di Giovanni.
Anche qui, si chiude alle 18. E si vocifera già di nuove aperture (e verosimilmente di un laboratorio più grande).
Crosta. Via Varesina, 204. Milano.
2. Un nuovo bistrot di pesce dalla Puglia al Certosa District Milano
Di fianco a Crosta si lavora già a una ulteriore nuova apertura, di cui non abbiamo ancora dettagli. Sappiamo che sarà un ristorante di pesce, probabilmente declinato in chiave easy, tipo fast food.
I ragazzi che ci stanno lavorando vengono dalla Puglia, da Bari, e porteranno a Milano le loro esperienze in questo campo.
3. Lafa: cucina mediorientale e araba a Milano al Certosa District
Di fianco a Loste troviamo Lafa, ideato da Hippolyte Vautrin che, seguendo la sua passione per le cucine del mondo, ha ideato questo format originale all’insegna della cucina araba e mediorientale.
Oltre 100 metri quadri, con dehors, cucina a vista, una quarantina di posti, Lafa è un’apertura recentissima qui al Certosa District Milano.
In carta, mezze (una selezione di antipasti, da 6 a 9 €) e lafa (una specie di pane-piadina su cui viene servito un piatto unico. 13 €).
Apertura dalle 12 alle 14:30. Probabile un’apertura serale, più avanti.
Lafa. Via Varesina, 204. Milano.
4. Lo street food romano di Ape Cesare
Lo street food romano di Ape Cesare ha girato in città per qualche anno, su una ApePiaggio, prima di trovar casa. Anzi, due case: la prima in via Porro Lambertenghi (Milano isola) e ora al Certosa District.
Se il primo locale è del tipo prendi e porta via o mangia subito qui (ovvero, una dozzina di posti, più dehors), questo secondo è più strutturato, e più bello.
Un lungo bancone, posti a sedere lungo la vetrata, un soppalco, un bel murale all’ingresso.
In carta, supplì, lo street food romano per eccellenza, direi – pomodoro e mozzarella, cacio e pepe, amatriciana, carbonara, coda alla vaccinara, 3 €. Ma ci sono anche panini, pizza e mortadella, qualche primo e insalate.
Ape Cesare- Via Varesina, 162. Milano.
5. Loste Cafè: una bakery di successo
Aperto già l’anno scorso, in via Guicciardini (Porta Monforte), con immediato successo, Loste Cafè è una bakery, e propone anche qui brioche, torte salate e altri piatti per la pausa pranzo. Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro, i due fondatori, si sono conosciuti lavorando al Noma di Copenaghen. Con questo progetto hanno portato a Milano, al Certosa District, la loro esperienza nordeuropea, fondendola con la tradizione mediterranea.
A colazione, proposte dolci che seguono questa linea, tradizionale con un occhio all’Europa del Nord. Il menu per la pausa pranzo prevede zuppe, panini, focacce, proposte del giorno, con prezzi che vanno dai 10 ai 15 €.
Il locale (20/30 posti a sedere, contando il dehors) offre anche una selezione di caffè e alcune etichette di vini interessanti. Apertura dalle 8 alle 15.
Loste cafè. Via Varesina, 204. Certosa District Milano.
6. La cucina internazionale di June Collective
Anche June Collective, un bistrot ispirato alla cucina internazionale, è stato aperto la primavera scorsa all’interno della Forgiatura (via Varesina al 162).
Fondato dalla chef indiana Mythila Shilke, insieme alla responsabile di sala Ilze Sire, lèttone, il ocale rispecchia anch’esso, come Loste, le esperienze nordeuropee e internazionali delle due socie. Che vengono entrambe da Loste Guicciardini, peraltro.
Il sito di June Collective ospita una descrizione perfetta del locale.
“Ristorante aperto per la colazione e il pranzo che punta sulla stagionalità e sapori da tutto il mondo.
Colazione veloce con dolci fatti in casa, opzioni slow breakfast con granola fatta in casa, pancake e piatti a base di uova. Il pranzo si concentra su piatti semplici, ingredienti stagionali e locali. Caffè specialty, spremute e vini naturali.”
Il menu rispecchia fedelmente le premesse, e le esperienze delle due socie, raccontate nella breve bio sul sito. Da cui riportiamo il cursus honorum della chef Mythila: Noma 2.0, Copenhagen; Hisa Franko, Kobarid; Gaggan, Bangkok; Lua, Madrid; Octavia, San Francisco; CoiI, San Francisco.
Aperto dalla colazione (ORE 9) al pranzo, chiude alle 15.
June Collective. Via Varesina, 162. Milano.