Campionato della Pizza 2024, Girone I: 1° Gaetano Paolella
Dopo le affermazioni con punteggi monstre nei gironi G e H del Campionato della Pizza 2024 in Campania, è la volta delle migliori pizze del Girone I.
A questo punto dei turni di qualificazione, a tenere banco sono i punteggi oltre quota 700 (sui 900 punti disponibili per ogni pizzeria) che hanno laureato finalisti in ordine di votazione:
- Palazzo Petrucci (785 punti)
- I Masanielli di Sasà Martucci (778 punti)
- Decimo Scalo (764 punti)
- Concettina ai Tre Santi (752 punti)
- Da Lioniello (724 punti)
- La Bolla (713 punti)
Cui si aggiungono sotto quota 700 punti:
- I Masanielli di Francesco Martucci (686 punti)
- Diego Vitagliano (665 punti).
Il sistema di valutazione
Sono loro ad aver vinto i propri gironi. E a loro si aggiungono sicuramente, a due gironi dalla conclusione, i migliori piazzamenti oltre quota 700, cioè Officina della Pizza (727 punti) e Carlo Sammarco (708 punti) che rientrano nel novero delle seconde migliori pizzerie.
Il Girone I, infatti, è il penultimo ad essere svelato.
Il meccanismo di valutazione lo abbiamo spiegato più volte. In breve, 3 giurati allo stesso tavolo ordinano 3 pizze e votano gli assaggi con voto massimo di 100 punti (10 aspetto esterno, 20 aspetto interno, 20 odore, 50 gusto). Massimo punteggio che può ottenere una pizzeria è 900 punti. Per avere il voto scolastico in decimi, occorre fare una proporzione. La sufficienza è a quota 545 punti e vi arriva da 545:900=x:10. Quota 700 indica una pizza che prende un voto di 7,7, cioè distinto. In pratica, per avere un 9 in pagella occorre raggiungere quota 810 punti. Ad ora il massimo è 8,7.
Le migliori pizzerie del Girone I
In competizione 3 pizzerie di Napoli e Provincia (Da Attilio, Gaetano Paolella e Sorbillo), 1 di Caserta e 1 di Salerno. Tecniche e scuole differenti con la ruota di carro di Gino e Toto Sorbillo ai Tribunali, la classica napoletana di Attilio Bachetti alla Pignasecca, la contemporanea di Gaetano Paolella ad Acerra. Contemporanea anche la pizza di Luca Doro a Macerata Campania. E contemporanea con particolare attenzione agli impasti semintegrali si possono considerare le pizze di Gennaro Coppeta che rappresenta Salerno nel Girone I.
Come al solito sono giudicate solo le pizze tonde al forno senza plurime cotture né padellino o teglia. Due le pizze obbligatorie: Margherita e Marinara che costituiscono la base delle pizze e delle scelte dei clienti in tutta la Campania.
Sulla carta era difficile individuare quali pizze potessero primeggiare nel Girone I assicurando la vittoria e il passaggio alle finali alla pizzeria. Dopo le esclusioni eccellenti di Ciro Salvo e dei Fratelli Salvo a Napoli, l’affermazione per un pelo di Diego Vitagliano sempre a Napoli e di Francesco Martucci a Caserta, ogni previsione equivale a un azzardo. E infatti non molti avrebbero scommesso sull’affermazione di Gaetano Paolella che sopravanza due mostri sacri della pizza napoletana: Attilio Bachetti e Gino Sorbillo.
La classifica del Girone I del Campionato della Pizza 2024
- Gaetano Paolella, 742 punti
- Da Attilio, 725 punti
- Sorbillo ai Tribunali, 704 punti
- Resilienza, 633 punti
- Doro Gourmet, 608 punti
Il commento
Gaetano Paolella mette la freccia e porta Napoli a 4 pizzerie finaliste contro le 5 di Caserta, mentre Salerno non riesce a inserirsi tra le migliori pizzerie della Campania che accedono alla fase finale. Lo stile della pizza di Gaetano Paolella è quello contemporaneo con la conformazione a canotto. Quindi cornicione ben alveolato che è sempre una bella sfida. Tralasciando le “pizze selfie”, buone per acchiappare like, è una pizza difficile da realizzare. Infatti, molte pizzerie hanno sfruttato l’onda del revanscismo della pizza a ruota di carro per ritornare a più miti consigli. Cioè a un cornicione “normale”. Ed evitare grammature impossibili del panetto per ottenere il sospirato cornicione pronunciato ma che non è alveolato. Paolella, però, pratica anche la ruota di carro, la plurima cottura e il padellino.
E difatti la pizza Margherita è stesa a ruota di carro. Ha un bell’odore e un buon sapore (Domenico Castaldo) anche se pecca un po’ per l’aspetto visivo non regolare (Vincenzo Consiglio). Impasto ben gestito ed eccellente cottura (Francesca Brunzo).
Profumo perfetto, cottura magistrale, equilibrio totale, inebriante la pizza Marinara (Francesca Brunzo). Paolella fa le cose per bene: Una delle marinare più soddisfacenti della mia vita! Ha portato anche il basilico a parte e non lo ha messo sopra come ha fatto il 90% delle pizzerie provate (Domenico Castaldo) tanto da meritarsi un lapidario spettacolare (Vincenzo Consiglio).
La terza pizza della pizzeria di Gaetano Paolella nel Girone I del Campionato è la Cafuncella. Gusto equilibrato (Vincenzo Consiglio). La pizza più copiata dalle altre pizzerie di Acerra (Domenico Castaldo). Bell’equilibrio del topping. Fungo predominante e patate saporite. Impasto gustoso. Cornicione leggermente umido (Francesca Brunzo).
Le pizze di Attilio Bachetti conquistano il 2° posto del Girone I
Con 725 punti conquistati nel Girone I dalle sue pizze, Attilio Bachetti coglie la terza migliore prestazione tra i secondi classificati e quindi si assicura il passaggio alla fase finale. La sua è la pizza napoletana old school, di breve maturazione e idratazione non esagerata. Una pizza messa a punto nel corso dei moltissimi anni di attività della pizzeria. Che pur si concede qualche divagazione come la pizza stella con il cornicione a punte ripiene.
La Margherita è fatta in maniera un po’ frettolosa (Alberto Colella) ed è avanti di cottura e un po’ salata anche se l’odore è ottimo (Domenico Castaldo), quindi migliorabile (Vincenzo Consiglio).
La Marinara è superlativa (Vincenzo Consiglio) e memorabile (Alberto Colella) quasi perfetta (Domenico Castaldo).
Una signora Carrettiera la terza pizza sfornata da Attilio nel Girone I (Vincenzo Consiglio) che è un’ode ai friarielli (Alberto Colella). Una salsiccia e friarielli fatta veramente a mestiere. Non so se sia possibile fare meglio di così! (Domenico Castaldo).
Pizze e pizzerie che si fermano al primo turno del Girone I
Sorbillo. Non riesce ad agguantare un posto utile per il passaggio alla fase finale la pizzeria di Via dei Tribunali a Napoli. Raggiunta nel pomeriggio per evitare di incappare in una fila lunghissima, aveva una parte del personale impegnata a seguire un’ispezione di controllo. Un fiordilatte stanco non fa decollare la Margherita (Vincenzo Pagano). Troppo sale e olio non convincente per la Marinara (Laura Dal Sacco). Molto meglio la Nonna Carolina con il pesto di basilico molto profumato e un buon sapore che sconta però la pecca di un olio non eccezionale (Anna Maria D’Anna)
Resilienza. Gennaro Coppeta scende al di sotto delle sue migliori prestazioni con la cottura della Margherita in affanno (Patrizia Di Pinto). Impasto molto buono per la Marinara ma un olio da rivedere (Laura Dal Sacco). La pizza Resilienza ha un buon impasto integrale e una buona cottura (Vincenzo Pagano).
Doro Gourmet. Luca Doro sbaglia il colpo con la pizza Salsiccia e friarielli che, non solo nel Girone I, ha invece fatto volare i punteggi di molte pizzerie. La Margherita ha un buon pomodoro (Vincenzo Pagano), mentre la Marinara risulta un po’ cruda (Laura Dal Sacco). Il profumo della pizza è rovinato dal basilico che distoglie dall’odore che dovrebbe avere una salsiccia e Friarielli. Peccato, perché il gusto complessivo è buono, ma solo perché abbiamo escluso il basilico (Antonio Lucifero).