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Ricette
23 Ottobre 2024 Aggiornato il 23 Ottobre 2024 alle ore 16:42

4 consigli da Gennaro Esposito per una carbonara spettacolare

Di ricette di carbonara ne esistono mille versioni, ma i consigli dello chef Gennaro Esposito de La Torre del Saracino sono pochi e semplici
4 consigli da Gennaro Esposito per una carbonara spettacolare

La pasta alla carbonara primeggia in tutte le classifiche alla voce “migliori piatti di pasta”, “pasta preferita dagli italiani”, “quale pasta scelgono gli stranieri”. E, ovviamente diventa soggetto di classifiche nella ricerca dei ristoranti che propongono la migliore carbonara. Il condimento della cucina romana è il vero mantra di chi armeggia tra pentole e fornelli e se cercate in rete avrete almeno 100 milioni di risultati a sancire il predominio indiscusso del piatto carbonara o pasta alla carbonara. Preparare un’ottima carbonara in parole povere significa non fare una pasta con un uovo più o meno strapazzato (il dio della cucina ve ne scampi) o accroccare ingredienti come pancetta o panna (in questo caso dovreste essere fulminati). La ricetta perfetta direte non esiste, ma quella scientifica sì. Anche se perfetta la carbonara potrebbe venire con i consigli di Gennaro Esposito.

Ora voi, ragionevolmente, potreste dire cosa c’azzecca uno chef del sud, per quanto con ristorante 2 stelle Michelin, con la carbonara. Facile. È lui che ha presentato la ricerca sul piatto preferito dai turisti stranieri per il World Pasta Day. Vincitore – indovinate – la carbonara seguita da lasagne alla bolognese e spaghetti al pomodoro.

I consigli di Gennaro Esposito per cucinare al meglio la Carbonara

gennaro esposito chef piatti preferiti turisti carbonara

Gennaro Esposito ha cucinato la carbonara e gli altri due piatti risultati primi nelle preferenze dei turisti. E durante il cooking show ha spiegato qualche accorgimento per cucinare la carbonara perfetta. Che sia la volta giusta per mettere la parola definitiva?

Prendete blocco degli appunti e annotate.

1. La pasta per la carbonara deve essere sempre liscia

Anzitutto, lo chef Esposito ha preparato una carbonara utilizzando una pasta corta liscia. Annosa e complessa questione, quella della pasta liscia o rugosa (ma anche quelle sulla pasta rigata, o su corta e lunga, non scherzano). Ma noi sappiamo comunque che lo chef, come dimostra anche questo piatto, ha una predilezione ben motivata per la pasta liscia.

È che la pasta rigata induce a pensare che ci sia una migliore capacità di far attaccare il sugo. In realtà non è così. Quello che la rende più o meno capace di tenere il sugo è la crosta. Anzi, il rigo rappresenta una notevole fonte di imperfezione. In cottura la presenza del rigo, che crea una sporgenza, fa sì che la pasta non sia cotta uniformemente e quando poi la saltiamo, la superficie del rigo si spappola e va a impastare il piatto.”

Il risultato? Non solo una pasta “non cotta perfettamente”, ma anche una pasta in cui “l’amido interferisce con il sugo”, continua lo chef.

Ci piace comunque ricordare qui anche la puntata di Report su Rai3 del novembre 2020, dove venivano analizzati tutti i miti, le polemiche e le verità sul mondo della pasta.

2. Il guanciale per la carbonara deve essere ben stagionato

il guanciale per la carbonara non deve essere croccante dice Gennaro Esposito

Esposito sottolinea anche l’importanza nella carbonara di un guanciale ben stagionato, poiché se troppo fresco rilascia un sapore poco gradevole. La stagionatura minima è comunque 60 giorni – meglio scegliere un prodotto stagionato correttamente, che non presenti parti più scure che rendono il risultato finale meno gradevole. Deve essere il più bianco possibile e con una buona quota di parte magra.

3. Il guanciale per la carbonara non deve essere croccante

guanciale nella carbonara secondo Gennaro Esposito

Lo chef Esposito è contrario a coloro che cercano una croccantezza eccessiva nel guanciale della carbonara, spingendolo in cotture estreme. Forse, aggiungerei, cercando una carbonizzazione a cui potrebbe far riferimento il nome Carbonara? Ma con una cottura estrema si tira fuori solo la parte sapida del guanciale, snaturando il suo gusto, dice giustamente lo chef.

PS. Noterete che in questo articolo non si è mai usata la parola pan*etta

4. Nella carbonara ci va il pecorino, sottolinea Gennaro Esposito

pecorino sulla pasta

Ovviamente il Pecorino, eccellenza romana e sarda, gioca un ruolo importantissimo nell’equilibrio del piatto. Lo ricorda anche Gennaro Esposito che nella carbonara non ci va un qualsiasi formaggio grattugiato.

Tutte le carbonare su Scatti di Gusto

carbonara eggs
La carbonara di Eggs Milano.

Su Scatti di Gusto trovate comunque la nostra “ricetta scientifica” per preparare la carbonara, a cui potete aggiungere questi consigli di Gennaro Esposito.

Ma non solo: ecco una selezione di articoli a tema carbonara.

La pizza carbonara della pizzeria Gli Esposito

Insomma, non c’è una sola carbonara e Gennaro Esposito è in buona compagnia.

[Testo in collaborazione con Alessandra Fenyves]

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RicettaMezze maniche alla Carbonara

la ricetta delle mezze maniche alla carbonara con guanciale, pecorino e pepe nero macinato al momento. Un piatto classico della cucina romana.
🍴 Preparazione: 15 minuti
🔥 Cottura: 12 minuti
⏰ Tempo totale: 27 minuti
🍽️ Porzioni: 4
🍜 Portata: primo piatto
🌍 Cucina: Romana
Mezze maniche alla Carbonara

Ingredienti

  • 360g di pasta
  • 4 tuorli d’uova
  • 100 g di guanciale
  • 100 g di pecorino romano
  • 2 g di pepe in grani

Preparazione

Mettete a bollire l’acqua, salatela non eccessivamente e quando bolle buttate la pasta, in questo caso le mezze maniche.
Mettete a bollire l’acqua, salatela non eccessivamente e quando bolle buttate la pasta, in questo caso le mezze maniche.
Tagliate il guanciale a fettine non troppo sottili e pulitelo sia dalla cotenna che dalla speziatura.
Tagliate il guanciale a fettine non troppo sottili e pulitelo sia dalla cotenna che dalla speziatura.
Tagliate il guanciale a listarelle piuttosto spesse e corte, anche non perfettamente regolari.
Tagliate il guanciale a listarelle piuttosto spesse e corte, anche non perfettamente regolari.
Rosolate il guanciale in una padella antiaderente. Lo spessore del guanciale farà in modo di renderlo croccante fuori e morbido dentro. Scolate successivamente il grasso che si creerà. Tenetelo da parte.
Rosolate il guanciale in una padella antiaderente. Lo spessore del guanciale farà in modo di renderlo croccante fuori e morbido dentro. Scolate successivamente il grasso che si creerà. Tenetelo da parte.
Grattugiate il formaggio pecorino.
Grattugiate il formaggio pecorino.
Rompete le uova e separate i tuorli dall'albume.
Rompete le uova e separate i tuorli dall'albume.
Sbattete i tuorli in una bastardella direttamente sulla pentola dell'acqua in ebollizione. Completate l’operazione con i ¾ del formaggio e circa la metà del pepe macinato al momento.
Sbattete i tuorli in una bastardella direttamente sulla pentola dell'acqua in ebollizione.
Completate l’operazione con i ¾ del formaggio e circa la metà del pepe macinato al momento.
Scolate la pasta al punto di cottura desiderato. Nella ciotola di acciaio con la salsa versate la pasta e, sempre a bagnomaria, mantecate velocemente, utilizzando anche un po’ d’acqua di cottura, unendo solo alla fine un parte del grasso del guanciale precedentemente conservato per insaporire.
Scolate la pasta al punto di cottura desiderato.
Nella ciotola di acciaio con la salsa versate la pasta e, sempre a bagnomaria, mantecate velocemente, utilizzando anche un po’ d’acqua di cottura, unendo solo alla fine un parte del grasso del guanciale precedentemente conservato per insaporire.
È giunto finalmente il momento di aggiungere il guanciale.
È giunto finalmente il momento di aggiungere il guanciale.
Mantecate nuovamente e impiattate completando con il formaggio rimanente e altro pepe macinato al momento.
Mantecate nuovamente e impiattate completando con il formaggio rimanente e altro pepe macinato al momento.
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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