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13 Gennaio 2011 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 14:40

Allarme diossina, crollano le vendite di salumi e formaggi al discount. Più bio nel carrello

Più prodotti biologici e a denominazione garantita, meno salumi e formaggi low cost. Così cambia il carrello della spesa nei giorni dell'allarme diossina.
Allarme diossina, crollano le vendite di salumi e formaggi al discount. Più bio nel carrello

Più prodotti biologici e a denominazione garantita, meno salumi e formaggi low cost. Così cambia il carrello della spesa nei giorni dell’allarme diossina. In Italia, stima Euronews, gli acquisti di prosciutti al discount sono crollati del 30% mentre in tutta Europa è assalto agli scaffali bio, ritenuti non contaminati dai mangimi alla diossina. “E” un dato di fatto che i mangimi industriali all’origine dello scandalo diossina provengono dalla distribuzione classica e non hanno niente a che vedere con i mangimi bio”, ha detto a Euronews il produttore biologico Josef Bauer.

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Così i consumatori provano a correre ai ripari ad un disastro alimentare che ha già spinto due Stati, la Corea del Sud e la Cina, a sospendere le importazioni di prodotti contenenti uova e carne di maiale provenienti dalla Germania. “L’etichettatura si conferma come uno strumento di rassicurazione importante per evitare un effetto psicosi nei consumi”, avverte Coldiretti, “come si era dimostrata efficace nei precedenti allarmi della mucca pazza e dell’aviaria, con consumi che si sono ripresi solo dopo l’introduzione dell’obbligo di indicare la provenienza”. Lo dimostra la tenuta, in questi giorni, di prodotti tracciabili come le uova, il latte fresco e la carne di pollo e il calo dei consumi di formaggi, mozzarella e salumi, per i quali l’etichetta non è invece obbligatoria.

E mentre l’Europa tarda a prendere provvedimenti (una nuova regolamentazione dell’attività dei produttori di mangimi potrebbe arrivare nei prossimi giorni) ha ripreso velocità, alla Camera, l’iter di approvazione della disegno di legge sull’etichettatura obbligatoria, assegnato alla Commissione Agricoltura in sede legislativa e quindi varabile nel giro di pochissimi giorni.

Nel frattempo, avverte Coldiretti, il consiglio è di “diffidare di salumi e formaggi venduti ad un prezzo eccessivamente basso” spesso ottenuti con maiali e latte stranieri e di “privilegiare acquisti diretti dagli allevatori e prosciutti a Denominazione di Origine Protetta (Parma, San Daniele, Modena, Berico-Euganeo, Carpegna e Toscano).

[Fonte: coldiretti.it, euronews.it]

Foto: guidasicilia.it, salute.feedelissimo.com

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