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Birra
18 Aprile 2014 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 12:26

Mad Beer, ma non sono convinta che sia così cattiva questa birra danese

Pranzo pasquale. L'agnello è già in tavola e nonna vi allunga da sotto il tavolo 50 euro. Non vi ha regalato un uovo di cioccolata, ma partecipa così alle
Mad Beer, ma non sono convinta che sia così cattiva questa birra danese

Mikkel Borg Bjergsø

Pranzo pasquale. L’agnello è già in tavola e nonna vi allunga da sotto il tavolo 50 euro. Non vi ha regalato un uovo di cioccolata, ma partecipa così alle vostre finanze. Che ci fate? Io ho un’idea. Sono appena arrivate in Italia delle birre.

Ve lo premetto: Mikkel Borg Bjergsø è un pazzo. Qualcuno direbbe “da rinchiudere”.

Peccato che se lo rinchiudessero, come merita, non tirerebbe più fuori certe perle.

Sarebbero da rinchiudere sia lui sia il suo fratello gemello “cattivo” del birrificio Evil Twin, che fa birre dai nomi inusuali come Cat Piss (ovvero, pipì di gatto) o Soft Dookie (nome decisamente evocativo che significa cacca molle).

mikkeller

Mikkel è uno “zingaro”, produttivamente parlando, perché è un brewer senza brewery, girovaga quindi da un birrificio all’altro, danese e non, creando la propria birra a casa d’altri. Così, negli anni, ha collaborato con: Brewdog, De Strujse, Alesmith, Stone Brewing, Nøgne Ø e i suoi discepoli To Øl, per dirne alcuni.

Jacob Mielcke

Certo, questa è bella grossa però. Mikkeller ha creato – insieme allo chef Jacob Mielcke del ristorante Mielcke & Hurtigkarl di Frederiksberg, Danimarca – una serie di 5 birre costruite attorno ai 5 gusti fondamentali: amaro, salato, dolce, aspro e umami. Dopodiché, ha bussato alla porta del birrificio De Proef Brouwerij, dove ormai è di casa, le ha brassate, imbottigliate e le ha chiamate Mad Beer.

birre

E sono:

Mad Bitter, IPA a 6,9%, brassata con amarillo, citra, simcoe, centenial e se non bastasse columbus; e un’aggiunta di shiso, un’erba orientale il cui profumo ricorda l’anice.

Mad Salt, Belgian Wild Ale di 4,5% gradi, fatta con 2 luppoli (styrian goldings e hallertauer) uniti al tocco dell’umeboshi (prugne giapponesi) e del sale.

Mad Sød (che in danese significa “dolce”) è una Porter da 6,7%, aiutata nella dolcezza dal lattosio, dallo zucchero grezzo e… dai popcorn. Non sono dolci, vero, ma ve l’ho detto che Mikkel-Mikkeller è pazzo.

Mad Sur, una Spontanale che conta 5,5% gradi alcolici, con frumento, luppoli vecchi e yuzu (un ibrido tra un mandarino e un papeda, che a sua volta è un ibrido tra un cedro e un lime, che a sua volta è un… insomma, un agrume).

Mad Umami, Imperial Pilsner da 6,3%, brassata con 3 malti (pilsner, cara-pilsner e munich 1), 4 luppoli (hallertauer, tettnanger, saaz e spalt select) e con un’alga rossa, con il nome di Søl o dulse (palmaria palmata) che gli dà, dicono, quel sapore pungente.

Mikkel Borg Bjergsø birre

Sono birre pensate per essere accompagnate dal cibo, a una cena particolare; molto particolare rileggendo le descrizioni.

Sono bottiglie da 75 cl, i prezzi si aggirano per tutte intorno ai 13 euro, tranne la Sur che ne costa la bellezza di 27.

Qualcuno di voi le ha già provate per dirmi se l’investimento è giusto?

[Iimmagini: pinterest, madbeer.dk, politiken]

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