Bistrot di Pescheria Salerno: 20 piatti, prezzi super, Guida Michelin
Anno nuovo e nuovi ingressi in Guida Michelin che nella tornata di gennaio 2025 premia la Campania con 4 ristoranti su 8 meritevoli di menzione. Sunrise a Caserta, La Taverna delle Follie a Limatola (BN), Acqua & Sale a Scafati (SA) e Bistrot di Pescheria a Salerno.
E su Bistrot di Pescheria, fratello del ristorante Pescheria, anch’esso menzionato dalla Michelin, che appuntiamo l’attenzione.
Alla guida della cucina c’è Marco Scognamiglio, giovane chef campano, che lo ha condotto sin dall’apertura, nel febbraio 2022, riscuotendo immediato successo. Merito della formula effettivamente da bistrot con piatti di tradizione alleggeriti quanto serve e della sua mano fresca e spensierata.
Che ha avuto gradimento di pubblico anche nella prima stagione del Borgo di Acciaroli che lo vede protagonista nei mesi caldi estivi.
Pesce fresco, quello “povero” spesso bistrattato, dei pescatori del Golfo di Salerno e del Cilento è il mantra di Bistrot di Pescheria che ha un’altra importante freccia al suo arco: i prezzi contenuti. 3 piatti vi costeranno circa 50 € e il conto può salire, anche vertiginosamente, solo se attingerete alla fornitissima cantina. Su cui getta un occhio Isidoro Menduto, sommelier di Pescheria che ha in cura anche le carte del ristorante di terra Gioia e della pizzeria Gli Esposito. Cognome che indica la proprietà dei 4 locali di Salerno insieme a quello dei fratelli Guariglia.
Dimmi come sei felice di essere entrato in Guida Michelin e Marco Scognamiglio sorride ancor di più. Anche lui, come Annapia Daniele a Gioia, fa parte della nidiata di giovani che si sono formati alla scuola di Luigi Iapigio a Pescheria. Con il credo della materia prima innanzitutto e del fare stare bene a tavola. E la menzione della Guida Michelin lo conferma.
Tocca solo guardare ai piatti per cercare di capire le ragioni della new entry.
Come si mangia a Bistrot di Pescheria a Salerno
La carta di Bistrot di Pescheria è un florilegio di pesci e crostacei dei mari nostrani con qualche puntata modaiola tipo l’astice che nuota nell’acquario. Ma qui troverete cozze, gamberi bianchi, alici, totani, sgombro e lampughe. In piatti divertenti e come detto di costo contenuto: in media crudi a 14 €, cotti a 12 €, primi piatti a 17 €, secondi a 20 €.
Ed eccovi allora una selezione di 20 piatti tra instant classic ormai irrinunciabili, stagionali che fanno capolino al cambio data e nuovi ingressi che vi accompagneranno fino all’arrivo della primavera.
1. Zuppetta di totani
Totani, ‘nduja, spuma di patate e pane croccante (12 €)
Non esisterebbe Bistrot di Pescheria senza la zuppetta di totani che più di ogni altro piatto identifica il ristorante e la cucina di Marco Scognamiglio. Una droga per molti clienti abituali che davanti alla carta non resistono e la scelgono per la millesima volta. La punta piccante si sposa con la spuma ed esalta i totani in piccoli pezzi da raccogliere a cucchiaiate. Per la Guida Michelin è imperdibile e siamo totalmente d’accordo.
2. Orata alla Mediterranea
Orata, pomodori, basilico, peperoncini verdi, cipolla rossa, prezzemolo, sale e olio evo (14 €)
La freschezza della terra e del mare in un piatto che è a metà tra una caprese e uno ceviche con il pesce fresco che sguazza in un condimento in grado di risvegliare i sensi intorpiditi da antipasti sempre uguali.
3. Carpaccio di gamberi bianchi
Gamberi, maionese allo zafferano, nocciole tostate, sale e olio evo (14 €)
La variazione da bistrot di un piatto storico di Pescheria. Il gambero bianco va a nozze con il sentore affumicato delle nocciole. Una new entry del menu invernale.
4. Carpaccio di tonno
Tonno marinato, salsa al gorgonzola, pomodorini infornati e pane croccante (14 €)
Non far sapere al pescatore quanto è buono il tonno con il formaggio. Sulla carta un papocchio, in bocca un contrasto piacevolissimo. Da provare.
5. Carpaccio di baccalà
Carpaccio di baccalà, spuma alla puttanesca, olive nere disidratate, gambi di prezzemolo (14 €)
Il baccalà essenziale e irrinunciabile per gusto e per impiattamento che in questo piatto è la cifra più da bistrot del ristorante di Salerno.
6. Il panino
Panino croccante, gambero fritto, friarielli, maionese allo zenzero (8 €)
Dopo qualche prova con l’esotico bao, Marco Scognamiglio mette a punto un panino che levati da torno. Giusto crunch, gambero ben trattato, friarielli da antologia, maionese non banale. Una portata che invoca il bis: è uno stuzzichino ma il raddoppio è inevitabile.
7. Le alici
La nostra selezione di alici, burro zangolato a mano, crostoni di pane (10 €)
Classico, classicissimo, pane burro e alici qui è sostenuto dal crostone di pane per un antipasto veloce e soddisfacente dalla sezione I cotti.
8. Il baccalà
Baccalà cotto a bassa temperatura, olive verdi, pomodorini secchi (11 €)
Un piatto classico della cucina della Campania reso piacevole dalla cottura attenta e dai pomodorini secchi per un antipasto leggero.
9. Lo sgombro
Sgombro scottato, roast di patate, funghi cardoncelli trifolati, pomodoro del piennolo (13 €)
L’umile sgombro con gli umili funghi cardoncelli in un altro piatto mare e terra che ridà il piacere di assaggiare un pesce difficile da trovare nei ristoranti.
10. Il cacio, primo piatto cult di Bistrot di Pescheria
Spaghettone, cozze, basilico, Grana Padano (16 €)
Il primo piatto cult di Bistrot di Pescheria, figlio del cacio tartufi e taratufi di Pescheria e soprattutto di cacio cozze e tartufo del ristorante Il Veliero ad Acciaroli. Le cozze sono tra i molluschi che meglio rendono nei primi piatti e l’accostamento con il cacio che diventa crema ne fanno uno dei piatti a più alto tasso comfort food.
11. Il tubetto
Tubettino con polpo alla luciana, pesto di capperi, olive nere, salsa di Grana Padano (16 €)
Sui primi piatti la nave scuola di Luigi Iapigio ha pochi rivali. Il tubetto alla luciana è un piatto moderno con sentimento antico. Ottimo il sugo, non scontato l’utilizzo del formaggio, scenografico l’impiattamento.
12. La linguina con le mazzancolle, genere comfort food a Bistrot di Pescheria
Linguine con estratto di mazzancolle e gamberi bianchi, pomodori, aglio, prezzemolo, olio evo (20 €)
La combo mazzancolle e gamberi è fulminante pur nel contrasto tra le sapidità accentuate dell’estratto e la dolcezza dei crostacei che si combinano in un altro piatto da assegnare a comfort food di soffisfazione.
13. Il risotto alla pescatora
Riso, gamberi, cozze, vongole, lupini, calamari (minimo 2 persone, 28 € a persona)
Piatto spesso dozzinale, qui al Bistrot di Pescheria diventa fuoriclasse con una precisa cottura del riso e un’abbondanza di mare suggellata dalla tartare di gambero che troneggia al centro della composizione. Strepitoso per successo di pubblico che potrebbe volerlo rifare a casa data la cronica mancanza nei menu dei ristoranti (e qui avete la ricetta in presa diretta).
14. La Fettuccia, nuovo cult di Bistrot di Pescheria
Fettucce larghe, lupini, limone, spuma di scarole (17 €)
Il vero primo piatto contemporaneo, new entry, che fa di Pescheria un vero bistrot. Pasta cotta a puntino, lupini carnosi, salsa di scarole che va a braccetto con il limone per una nota di acidità che invoglia a finire subito la portata. Allo studio anche una variante con pasta sottile all’uovo per chi non ha voglia di combattere con gli schizzi delle fettucce. Probabilmente il prossimo instant classic del ristorante.
15. Il calamaro fritto di Bistrot di Pescheria
Calamari fritti (19 €)
Nel regno del pescato locale, impossibile farsi mancare un’ottima frittura annoverata tra i secondi piatti ma va bene in qualsiasi punto del percorso la mettiate.
16. Il calamaro ripieno
Calamaro ripieno alla napoletana, scarola ripassata, spuma di scarole (20 €)
Sempre di classici parliamo che in Costiera Sorrentina sono i totani ripieni. A Bistrot di Pescheria utilizzano i calamari farciti con scarola ripassata e spuma di scarole. Leggero e goloso.
17. Baccalà gratinato
Baccalà, pil pil allo zafferano, broccoli (20 €)
Un’altra new entry del menu invernale di Bistrot di Pescheria che però ha bisogno di qualche aggiustamento. La gratinatura del baccalà non rende giustizia alla materia prima e all’ottimo accompagnamento del pil pil reso esotico.
18. Il pescato meno nobile ma buonissimo di Bistrot di Pescheria
Pescato in tranci secondo disponibilità (24 €)
La lavagna premia sempre i pesci locali e anche fuori dai soliti giri. Ho scelto una lampuga arrostita con insalata ottima anche per un pranzo veloce visto che Bistrot di Pescheria è aperto anche a pranzo.
19. Strudel
Lo strudel di Bistrot di Pescheria è ampiamente rivisto con ganache, spuma e spolverata di pinoli, uva passa e crumble (8 €).
20. La brioche 2.0, instant classic dolce di Bistrot di Pescheria
Chiudiamo con l’instant classic dei dolci di Bistrot di Pescheria, la brioche fatta in casa, farcita con il gelato alla vaniglia e abbinata con il cioccolato in cui inzuppare il tuppo. Delirio assicurato.
A conclusione di questa carrellata di piatti, aggiungo che il locale è accogliente con sedute comode e tavoli tondi in grado di accogliere più commensali per una tavolata tra amici.
Del vino si è detto della cantina fornita, ma non dovete svenarvi né rischiare la patente. La gentilissima sommelier saprà consigliarvi un calice di vino come questo Efeso da uve mantonico di Librandi.
Voto: 9/10
Bistrot di Pescheria. Via Luigi Guercio, 1. Salerno. Tel. +390892098475. Facebook