Cotechino in crosta di pasta sfoglia per usare gli avanzi delle feste
Il cotechino in crosta di pasta sfoglia è una ricetta gustosa, nonché un modo originale di riciclare gli avanzi delle feste natalizie.
Si tratta di una variante del classico cotechino con le lenticchie, che per tradizione viene servito nel cenone di Capodanno come augurio di prosperità e fortuna.
Il cotechino, simile allo zampone ma con una differenza, è un salume tipico della cucina emiliana ormai diffuso in tutta Italia, che si prepara con carne di maiale, grasso, spezie e budello.
Ha una storia antica, che risale al Medioevo, quando i contadini lo producevano per conservare le parti meno pregiate del maiale. Oggi il cotechino è un piatto ricco e saporito, che richiede una lunga cottura in acqua bollente.
Per rendere il cotechino più appetitoso e croccante oltre alle ricette stellate, vi proponiamo di avvolgerlo in una crosta di pasta brisée o sfoglia, che potete preparare in casa o acquistare già pronta.
La pasta sfoglia creerà una crosta dorata e fragrante, che esalterà il gusto del cotechino.
Potete arricchire la ricetta con una farcitura di spinaci e formaggio, o con una salsa di mele e senape, che daranno un tocco di freschezza e contrasto al piatto.
Il cotechino in crosta di pasta sfoglia è facile e veloce da preparare, e assicura sempre un figurone con i vostri ospiti.
Ecco allora tutti i consigli per realizzare la ricetta, dagli ingredienti alla preparazione, passando per curiosità e varianti.
Ricetta del cotechino in crosta di pasta sfoglia
Ingredienti
Per preparare il cotechino in crosta di pasta sfoglia per 4 persone, avrete bisogno dei seguenti ingredienti:
– cotechino da 500 g, già cotto
– 1 rotolo di pasta brisée da 230 g
– tuorlo d’uovo
– Sale e pepe q.b.
Per la farcitura di spinaci e formaggio:
– 300 g di spinaci surgelati
– 100 g di formaggio spalmabile
– 50 g di parmigiano grattugiato
– Noce moscata q.b.
Per la salsa di mele e senape:
– 2 mele golden
– cucchiai di senape 2
– 2 cucchiai di zucchero di canna
– 1 cucchiaio di aceto di mele
– 1 bicchiere di acqua
– Sale q.b.
Preparazione
La preparazione del cotechino in crosta di pasta sfoglia è molto semplice e richiede pochi passaggi. Ecco come procedere:
Se avete acquistato il cotechino già cotto, potete saltare questo passo. Altrimenti, dovrete cuocerlo in una pentola con abbondante acqua per circa 3 ore, o seguendo le indicazioni sulla confezione. Una volta cotto, lasciatelo raffreddare e toglietegli la rete o il budello che lo avvolge.
Farcitura e salsa
Nel frattempo, preparate la farcitura di spinaci e formaggio. Fate scongelare gli spinaci in una padella con un filo d’olio, salate e pepate a piacere. Scolateli bene e trasferiteli in una ciotola. Aggiungete il formaggio spalmabile, il parmigiano e la noce moscata, e mescolate bene il tutto.
Preparate anche la salsa di mele e senape. Sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti. Mettetele in una pentola con l’acqua, lo zucchero, l’aceto e il sale, e fatele cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti, o fino a quando saranno morbide. Frullatele con un mixer a immersione, aggiungete la senape e mescolate bene.
Stendete la pasta brisée su una teglia foderata con carta forno, e bucherellatela con una forchetta. Spalmate uno strato di farcitura di spinaci e formaggio al centro della pasta, lasciando i bordi liberi. Adagiate il cotechino sulla farcitura, e richiudete la pasta brisée intorno al cotechino, sigillando bene i bordi. Spennellate la superficie con il tuorlo d’uovo sbattuto, e fate dei taglietti sulla pasta per far uscire il vapore durante la cottura.
Il cotechino in crosta di pasta sfoglia nel forno
Vi abbiamo detto come cuocere il cotechino fresco e anche precotto. Ma ora non c’è tempo. Infornate il cotechino nel forno preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti, o fino a quando la pasta sarà dorata e croccante.
Sfornate il cotechino in crosta di pasta sfoglia e tagliatelo a fette. Servitelo caldo o tiepido, accompagnato dalla salsa di mele e senape.
Come riciclare il cotechino con le lenticchie: consigli
Il punto di partenza è usare il cotechino avanzato dalle feste, purché sia ancora fresco e conservato in frigorifero. In alternativa, potete acquistare il cotechino già cotto, che vi farà risparmiare tempo e fatica.
Non è una cattiva idea sostituire la pasta brisée con la pasta sfoglia, che ha una consistenza più leggera e friabile. In questo caso, dovrete spennellare la pasta con l’acqua prima di chiuderla intorno al cotechino, per evitare che si gonfi troppo in cottura.
Potete personalizzare la farcitura del cotechino in crosta di pasta sfoglia con gli ingredienti che preferite, come verdure, formaggi, salumi, frutta secca, ecc. L’importante è che siano ben asciutti e non rilascino troppo liquido, altrimenti la pasta si bagnerebbe e non si cuocerebbe bene.
Per la salsa di mele e senape scegliete le mele che più vi piacciono, purché siano dolci e succose. Potete anche aggiungere delle spezie, come cannella, chiodi di garofano o zenzero, per dare un tocco in più di sapore e profumo.
Come conservare il cotechino in crosta di pasta sfoglia
Conservare il cotechino in crosta di pasta sfoglia in frigorifero per 2-3 giorni al massimo, coperto con la pellicola trasparente. Potete anche congelarlo, dopo averlo fatto raffreddare completamente, e scongelarlo in forno prima di servirlo.
L’abbinamento ideale è con un vino rosso corposo e fruttato, come un Lambrusco o un Sangiovese, che bilanci la ricchezza del piatto.
Curiosità
Il cotechino in crosta di pasta sfoglia è una ricetta che nasce dalla tradizione e dall’ingegno. Vi raccontiamo alcune curiosità sul cotechino, che forse non sapevate:
Il cotechino deve il suo nome alla parola “cotica”, che significa “cotenna” o “pelle” di maiale. Infatti, il cotechino è un insaccato che si prepara con carne e grasso di maiale, tritati e insaporiti con sale e spezie, e avvolti in un budello di maiale o in una rete di cotenna.
Le origini sono antichissime, risalgono al Medioevo. Quando i contadini lo producevano per conservare le parti meno pregiate del maiale, che veniva macellato in inverno. Il cotechino era considerato un alimento povero, ma sostanzioso e nutriente, che si consumava soprattutto nelle occasioni festive.
Il cotechino è un piatto tipico della cucina emiliana, ma si trova in diverse varianti regionali, come il cotechino modenese, il cotechino mantovano, il cotechino piacentino, il cotechino lombardo, il cotechino toscano, il cotechino napoletano, il cotechino sardo, ecc.
Ogni variante ha le sue caratteristiche distintive, come la dimensione, la forma, la consistenza, il tipo e la quantità di spezie usate.
L’insaccato è un simbolo della tradizione italiana, soprattutto per il cenone di Capodanno, quando viene accompagnato dalle lenticchie, che rappresentano la prosperità e la fortuna per l’anno nuovo.
Questa usanza ha origini antiche, e si basa sulla forma rotonda e lucente delle lenticchie, che ricordano le monete d’oro. Il cotechino, invece, simboleggia l’abbondanza e la ricchezza, grazie alla sua carne grassa e succulenta.
Come alimento, il cotechino è ricco di proteine, ferro, zinco e vitamina B12, ma anche di grassi saturi e colesterolo, per cui va consumato con moderazione. Ha un apporto calorico elevato, che si aggira intorno alle 300 kcal per 100 g di prodotto.
Per rendere il cotechino più leggero e digeribile, si consiglia di bucherellarlo prima della cottura, per far uscire il grasso in eccesso, e di scolarlo bene dopo la cottura, eliminando il liquido di cottura.