Preparare le pappardelle con il ragù di cinghiale, tradizionali ma leggere
Cosa fare con un’ottima carne di cinghiale di “filiera” certa e controllata??? Non so voi ma la mia risposta è un evergreen semplice ed irrinunciabile, in particolare con le temperature rigide: Pappardelle al ragù di cinghiale. Questo classico della cucina umbra, diventa ancor più godurioso se realizzato con della pasta all’uovo fatta in casa (come quelle della cara nonna umbra). La mia versione del ragù rimane abbastanza tradizionale, ma ho voluto valorizzare la qualità della carne alleggerendo le cotture ed usando poco pomodoro. La marinata resta comunque fondamentale, quindi cura questo passaggio per rendere il cinghiale ancor più tenero e saporito! 😛
Ingredienti (per 4 persone)
350 g di pappardelle all’uovo casalinghe
400 g circa di Carne di Cinghiale
Un vasetto di Pelati Bio
Poco concentrato di pomodoro
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe
Pecorino della Sabina 6 Mesi
Per la Marinata*:
Vino rosso buono
Chiodi di garofano
Pepe in grani
Alloro
Rosmarino
Cipolla rossa
Carota
Sedano
Aglio
Preparazione
Puntella la carne del cinghiale con i chiodi di garofano e metti a bagno coperto nella marinata*, per “almeno” una notte in frigo.
Togli i chiodi di garofano, il pepe ed il vino; trita finemente le verdure e fai a tocchetti la polpa di cinghiale ben scolata. In un coccio cuoci dolcemente il cinghiale con il trito di verdure ed un filo di olio, se necessario aggiungi un pò di acqua calda. Inserisci i pelati a tocchetti scolati dal liquido di conserva, un cucchiaio scarso di concentrato, alloro, rosmarino, sale e pepe e lascia cuocere a lungo coperto (fuoco basso).
Metti a bollire abbondante acqua salata e cala le pappardelle. In un ampio tegame fai ridurre leggermente il ragù di cinghiale e scolaci dentro le pappardelle al dente portando a cottura. Termina nel piatto con pecorino grattugiato a piacere… Io mi sono divertito a mettere sul bordo del piatto anche una micro spolverata di cioccolato modicano, che per me non guasta! 😛
Buon appetito! 🙂
Foto: Andrea Sponzilli