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13 Marzo 2013 Aggiornato il 17 Maggio 2024 alle ore 19:50

Perché Oscar Farinetti candidato alle Regionali in Piemonte è più di una semplice ipotesi

Sembra fatta. Manca solo l'annuncio ufficiale ma Oscar Farinetti, patron di Eataly e sostenitore di Matteo Renzi alle Primarie del PD, si presenterà come
Perché Oscar Farinetti candidato alle Regionali in Piemonte è più di una semplice ipotesi

Sembra fatta. Manca solo l’annuncio ufficiale ma Oscar Farinetti, patron di Eataly e sostenitore di Matteo Renzi alle Primarie del PD, si presenterà come candidato del centrosinistra alla guida della Regione Piemonte tra due anni, nel 2015. “Forse lo farò, non lo escludo affatto» ha risposto al quotidiano NordOvest che con Carlo Passera gli chiedeva “Perché non si candida lei stesso alla conquista della poltrona di governatore?”

I motivi per cui Oscar Farinetti ha lanciato la sua candidatura sono diverse. Riassumiamole.

Oscar Farinetti candidato governatore regione piemonte
  1. La discesa in campo politico inizia apertamente con 7 mosse x l’Italia, l’iniziativa che ha fatto sventolare le vele dell’imbarcazione condotta da Giovanni Soldini dall’Europa all’America e il manifesto dell’armonia. Che in Italia, dopo le elezioni politiche manca del tutto.
  2. Il sostegno aperto a Matteo Renzi culminato con l’intervento alla Stazione Leopolda (in basso il video) Viva L’Italia Viva in cui subito dichiara che ha fame nonostante il suo mestiere. E la storia della maionese va insieme all’armonia. Una volta smontata non riparte. Impazzisce. Non bisogna provare ad aggiustarla ma ripartire da zero. La situazione politica attuale nella visione farinettiana.
  3. L’anti-leghismo dichiarato è una potente molla per Farinetti che avrà avuto più di un sussulto a vedere vincere in Lombardia Roberto Maroni e che nel “suo” Piemonte deve “sopportare” la presenza del governatore Roberto Cota, quanto di più lontano dalle idee dell’Oscar Nazionale (forse al netto di Zaia quando propagandava panini da McDonald’s).
  4. Oscar Farinetti ha 59 anni e quindi si presenterebbe con una candidatura non certo giovanissima, a 61 anni, ma molto smart. La sua capacità di attrarre folle e consenso è seconda soltanto a Berlusconi, dicono i suoi detrattori nell’area del centrosinistra che non riescono a coniugare denaro e democrazia. La potenza di fuoco di Eataly però farebbe gran comodo al PD o a quello che resterà dopo l’esame del Parlamento e l’elezione dei Presidenti. Anzi il ripartire da zero è musica per le orecchie per l’ala renziana e rottamatrice del partito.
  5. Il cibo come lo intende Farinetti è una visione che è comune ai foodie di centrosinistra, anzi ne è quasi un’identificazione. Con punte di idolatria nel caso di esponenti della Gauche Caviar che si annidano tra critici e guidaroli, del radical chic internettiano e del gastrofighettismo di moda. Un serbatoio di voti che Farinetti potrebbe facilmente indirizzare.
  6. Oscar Farinetti potrebbe presentarsi come candidato alle primarie regionali del centrosinistra a 60 anni, in realtà. Il 9 luglio quasi certamente la Cassazione annullerà le elezioni in Piemonte del 2010, secondo quanto ha rivelato l’ex governatrice Mercedes Bresso al quotidiano Europa. Con un certo ritardo e quasi come bomba a orologeria nel disegno maroniano della macro regione del Nord, Farinetti accoglierebbe questa ipotesi avanzando giusto in tempo la sua candidatura. Luglio è dietro l’angolo e la barca delle 7 mosse potrebbe ritornare in acqua per una nuova sfida.
  7. Matteo Renzi sarà il più accorto ed entusiasta sostenitore della sua candidatura. Con la faccia di Oscar Farinetti salterebbe il banco del PD in Piemonte. La prima risposta concreta a chi, 3 anni fa, aveva detto a un possibile candidato vincente del centro sinistra di farsi un partito tutto suo: Piero Fassino, attuale sindaco di Torino, a proposito Beppe Grillo.
  8. La premessa perché possa candidarsi è che il centrosinistra sia un “po’ cambiato”, “che non sia in mano ai funzionari di partito”. Dopo che non è riuscita l’operazione “smacchiare il giaguaro” e probabilmente fallirà il tentativo del presidente del consiglio in pectore Pier Luigi Bersani, sarebbe possibile un deciso rimescolamento. Anche se al momento si sono alzate voci di cautela dal partito piemontese che dicono come non esistano più funzionari da almeno 15 anni.
  9. Altra pre-condizione alla candidatura è  “che non si attivi subito la macchina del fango contro di me”. Difficile pronunciarsi o scommettere: volano corvi e stracci persino in Vaticano. D’altronde, Davide Gariglio e Antonio Saitta hanno già messo i puntini sulle i parlando di primarie aperte e regole di ingaggio certe. Per finire con una precisazione sul lavoro del Governatore che non prescinde dalla conoscenza della macchina. Una frecciatina indirizzata a Farinetti ma che lo mette in pole position (non fosse altro per la conoscenza amministrativa che occorre nell’aprire Eataly un po’ dovunque e il caso Eataly Roma insegna).
  10. Il punto principale del futuro programma del candidato Governatore è già pronto. “Bisogna inventare una nuova idea di Piemonte, un brand che lo rafforzi e gli dia smalto a livello internazionale” e non solo per la gastronomia “dove siamo regione top”. Bisogna pensare al turismo e alla sanità che deve restare pubblica.

Forse bisognerebbe conoscere un po’ meglio il menù di Oscar Farinetti, ma certo non si può dire che non sia una candidatura di grande sostanza. Le previsioni da parte degli appassionati di gastronomia lo danno vincente sul tavolo della politica. L’unico caso in cui 3 stelle batterebbe 5.

[Link: Europa, lastampa.it]

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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