Roma. Rimpizzamose apre la pizzeria double face napoletana e romana
Rimpizzamose Forno e Cantina nasce nel 2011 come pizzeria a domicilio e take-away in zona Balduina, ma da oggi inaugura un ristorante vero e proprio in zona Gregorio VII (387, +39 06 3937 5551), con complementi d’arredo ricercati in mercatini vintage e una carta da parati ricavata da quotidiani del 1941.
I tavoli – c’è anche la terrazza, per un totale di 60 posti – sono artigianali e per i più curiosi ci sono cucina a vista e…una cabina a gettoni, di quelle pubbliche degli anni ’70.
Parliamo di cibo. L’impasto della pizza (l’avete già capito dal nome che fa tonde, vero?) proviene da un mix di tre farine di grano con aggiunta di manitoba (di grano tenero del Nord America).
L’impasto, dicono, viene fatto lievitare almeno 72 ore per ottenere la massima digeribilità.
La mozzarella è fiordilatte vaccino (la variante è la bufala DOP) e il pomodoro viene passato giornalmente.
Il forno è a legna.
Oltre alla pizza, ci sono panuozzi, focacce e piade arrotolate, pizzelle fritte, calzoni, fritti artigianali (zeppole, pizzicotti e panzerotti compresi), bruschette con pane home-made, sfizi e dolci artigianali a fetta.
“La nostra filosofia è quella di servire una buona pizza fatta da pizzaioli italiani a dei prezzi che variano a seconda della tonda, ma si parla dai 4 agli 8 €. Si può anche scegliere l’impasto: romano o napoletano“, spiegano i proprietari e fratelli di Rimpizzamose Forno e Cantina, Andrea e Gabriele.
Io un po’ tremo a vedere spianare pizze con il matterello, ma tant’è.
Se nei locali di Balduina, Fleming e Colli Portuensi il servizio è unicamente a portar via, a Gregorio VII i tavoli e le sedie non saranno solo d’appoggio.
“Oltre alla pizza, che si potrà richiedere anche a portafoglio e si potrà mangiare anche camminando – proseguono – dal lunedì al venerdì serviremo anche una selezione di almeno due primi a rotazione, insalate e uno o due secondi al giorno, a seconda di quanto troveremo al mercato. Il giovedì ci saranno gli gnocchi e un giorno a settimana un primo di pesce”.
Da bere ci sono birre artigianali in bottiglia, spine nazionali e vini.
Da Rimpizzamose hanno programmato tutto. Persino la prossima primavera.
“Inseriremo una merenda di metà pomeriggio intorno alle 18. Una sorta di aperi-pizza, anche con prodotti da forno. Ci accompagneremo una birra ghiacciata o un calice di buon vino. Un’alternativa al solito locale chic”.
Ok. Ora ditemi se voi siete seguaci della pizza napoletana o di quella romana e se è possibile farla con uno stesso impasto. Oltre a farci sapere com’è se ci andrete.