La pizzeria a Roma Eur che fa pizze a ruota di carro come Michele

Per forza che la pizzeria a Roma Eur fa le pizze a ruota di carro come la pizzeria Michele a Forcella. È una delle filiali di Michele in the World che ha portato il verbo della pizza super tradizionale napoletana ai 4 angoli del mondo.

E qui siamo al confine con il Torrino, propaggine del quartiere Eur di più recente costruzione. La pizzeria nulla a che vedere quanto a layout con la sede storica napoletana. Più moderna (l’hanno disegnata gli stessi architetti della pizzeria di Palermo) e i tavoli ben separati. Anzi, ci sono un paio di alcove che fanno da privé. Come da tradizione, il forno a legna in misura più “umana” rispetto alla fornace di Forcella.

Al bancone le voci dei pizzaioli sono inconfondibilmente napoletani. Vincenzo De Tommaso è proprio di Forcella, mentre Antonio Tafuri è di Salerno. Tecnica ed insegnamento sono sempre di Antonio Falco, vate responsabile di tutti i pizzaioli della Michele in the World.

Perché andare alla pizzeria Michele a Roma

Cordiale il personale di sala che ha più tempo a disposizione per dialogare con i clienti rispetto alle velocità tipiche di Forcella. E vi consigliamo questa sede di Roma Eur perché riuscirete a parcheggiare senza troppi patemi e la pizzeria dispone di 110 coperti che durante la bella stagione salgono a 150 grazie ai 40 posti a sedere del dehors. Quindi, a meno di non fiondarsi in orario di punta il sabato sera, un tavolo lo prendete soprattutto a pranzo. E si può anche prenotare.

Ma non sono certo questi i motivi per andare alla pizzeria da Michele a Roma Eur. La verità è che la pizza la sanno fare bene. Come abbiamo constatato con due pranzi.

Guardando il menu non direste che siete nel tempio della sola pizza margherita (anche doppia mozzarella) e della marinara. Con la gentile concessione di cosacca e marita, cioè mezza margherita e mezza marinara. La carta qui a Roma Eur si apre con le Saporite per continuare con le pizze Michele rubricate con l’irrinunciabile 2.0. E poi le pizze Classiche. Sono più di 30 gusti di pizze che spaziano dal confort food alla relativa innovazione.

Come si mangia

Apertura classica con i fritti (ma potete scegliere tra una quindicina di proposte). Crocchè e frittatina di pasta (3,50 €) in due versioni: alla genovese e con salsiccia e friarielli. Siamo al manuale napoletano della specie con una buona frittura che ha qualche residuo di olio. Ma vanno giù che è una bellezza. Il giusto aperitivo nell’attesa delle pizze. Che arrivano nella dimensione XXL a fuoriuscire dal piatto come Forcella comanda.

Partiamo con il classico dei classici, la Margherita da Michele (9 €) che ha la spruzzata di pecorino e in carta dichiara l’utilizzo di olio di semi. Buono il pomodoro, non molto filante l’arcipelago di fiordilatte che innerva la pizza.

Riesce meglio nella Marita (ma siamo in giorni diversi) cioè la mezza margherita e mezza marinara (8,50 €). Pomdoro sempre in evidenza e non potrebbe essere altrimenti con questa pizza di chi vuole tutto e subito.

In zona classica c’è un altro must dell’inverno che non troverete alla pizzeria Michele a Forcella ma nelle succursali come questa di Roma Eur: la salsiccia e friarielli (13 €). Declinata con il fiordilatte. Friariello un po’ rado ma pizza che si fa apprezzare.

Un gradino più su la Parmigianella (13 €) che mette in farcitura proprio una parmigiana di melanzane. Ben golosa.

Al pari della Diavola (12,50 €) con il salame piccante della farcitura old style.

Le pizze 2.0 della pizzeria Michele a Roma Eur

Assaggiamo anche una pizza d’antan, la Boscaiola (12,50 €), qui tenuta tra le pizze 2.0 della pizzeria Michele almeno a Roma Eur. Gusto pulito di pizza senza alcuna tentazione food porn.

La Provola e pepe (9,50 €), su richiesta della commensale bianca ma la fanno con il pomodoro, è altro classico intramontabile.

E sempre 2.0 è anche la Capricciosa (12,50 €) che con questo diametro risulta una pizza adatta agli appetiti più robusti (e pecca solo per un carciofino non proprio all’altezza del resto).

Giusto un accenno alla Cantanapoli – ritorniamo alle Classiche – che in versione originale prevede la scarola ripassata con uva passa e pinoli e l’aggiunta di tarallo sbriciolato (13,50 €). Disponibile senza uva passa e pinoli e forse l’assenza si nota.

In definitiva, a Roma Eur trovate la pizza a ruota di carro che sta riconquistando affezionati anche tra i frequentatori delle pizzerie contemporanee cui potrete ascrivere la la Michele Roma Eur. Almeno a voler guardare la data di fondazione di 154 anni fa e il menu allargato. Resterete soddisfatti manco se foste in quel di Forcella al cospetto di una pizza nata per spegnere la fame senza troppi voli pindarici.

E non pensate sia pesante e poco digeribile. Ve lo spiegherebbe anche un cliente 89enne.

Voto: 8/10