Pizzeria Da Lioniello a Succivo: le nuove pizze del menu autunnale
Lettori di Scatti di Gusto vi avevamo avvertito e vi diamo nuova conferma. Salvatore Lioniello, il pizzaiolo con il cappello di stanza a Succivo, sbanca nuovamente il tavolo con il nuovo menu autunnale che abbiamo assaggiato in anteprima.
Da oggi lo troverete alla pizzeria che è diventata nuovo punto di riferimento per architettura, distribuzione degli spazi e imprinting di comunicazione.
La mano vincente è sempre quella che trovate nel piatto, la pizza.
E Salvatore Lioniello, superato l’ovvio momento di avvio di un nuovo locale dimensionalmente molto più grande e impegnativo rispetto alla bottega che aveva a Orta di Atella (dove continua a funzionare l’asporto con la teglia), si è potuto dedicare anima e cuore al suo cavallo di battaglia, l’impasto.
Esponente di spicco della nouvelle vague che ormai è stabilmente identificata con la pizza canotto, ha messo in campo una nuova entusiasmante interpretazione del cornicione ad alta alveolatura.
Un risultato perfetto per la sua “diversamente napoletana”. La sua pizza riesce a coniugare la tradizione del morso non arrendevole con la scioglievolezza contemporanea. Quella che i più esigenti appassionati del disco ricercano accumulando chilometri su chilometri per la visita ai templi della pizza contemporanea.
Un risultato eccellente anche per l’occhio che pure vuole la sua parte. Il taglio del cornicione è uno sbuffo d’aria che apre a un reticolato preciso e cotto meticolosamente con i due forni a legna posizionati strategicamente per migliorare le prestazioni dinamiche.
E poi c’è la conferma della collaborazione con tre chef d’eccezione. Che, oltre a pensare una pizza di stagione speciale, hanno aperto la mente a Salvatore Lioniello. Così ora riesce a infilare condimenti senza cadere negli eccessi delle stratificazioni buone solamente per gli appetiti degli under 30.
Le collaborazioni con gli chef
Agostino Malapena, Domenico Iavarone e Lino Scarallo hanno impresso un’accelerazione evidente alle pizze di Lioniello. E Salvatore e il fratello Michele non fanno mistero della collaborazione a differenza di altri pizzaioli che hanno una sorta di pudicizia sul punto.
C’è ancora da migliorare alla voce accoglienza e sala, ma la dimensione familiare dell’impresa e la nuova costruzione del format richiedono un ulteriore salto per adeguarsi alla realtà di una pizzeria che cresce giorno dopo giorno.
Tutti i dubbi e le titubanze, però, cadono davanti alla regina incontrastata, alla pizza del duo Salvatore e Michele Lioniello. L’uno al banco e l’altro al forno sono una granitica certezza.
Se avete voglia di una pizza istantanea, lasciate perdere Succivo e Lioniello, ma se volete divertirvi a tavola, questo è l’indirizzo che fa per voi.
La pizza salsiccia e friarielli
Il menu delle Speciali che si affianca alle tradizionali e alle stagionali è lì per soddisfarvi.
Partiamo da questa salsiccia e friarielli, must delle collezioni autunno inverno di ogni pizzeria che si rispetti. È diventata un classico lionielliano con la crema di friarielli, le foglie cristallizzate, la provola affumicata dei Monti e una salsiccia corposa (10 €).
La pizza Coniglio Pazzo
Ottimo l’utilizzo della maionese, qui in spuma, sulla Coniglio pazzo (13 €). Alla carne a straccetti abbina la vellutata di patate viola e il Fiordilatte di Napoli.
La pizza Castagnella
Dicevamo del topping: assaggiate la Castagnella (ehm, sul naming occorre intervenire) e capirete il nuovo corso.
Qui c’è crema di castagne, Secreto di Patanegra a punta di coltello, provola affumicata e in uscita il pepe nero, i petali di castagne. E la riduzione di vino rosso di Salvatore Martusciello (13 €).
La pizza Cinghialotta
La Cinghialotta (ok, altro nome che non fa impazzire) ribadisce le cose buone fin qui dette e apprezzate con un abbinamento che sulla carta sarebbe un peso assoluto. Fonduta di formaggio, fiordilatte e in uscita guanciale di cinghiale, uovo fritto e Pecorino Moliterno al tartufo nero (14 €).
Una bontà da mettere nel percorso (a proposito, cercate di fare tavolo di degustazione a favore di un’esperienza completa) che si candida al gradino più alto del podio.
La pizza Desiderio
Ancora cura dei dettagli e ottimi abbinamenti con la Desiderio (13 €). Con carpaccio di manzo su vellutata di patate e all’uscita tartufo nero e una chips di parmigiano (ma potete chiedere la spuma se non avete la fissa della parte croccante).
I dolci
Che dire, una sequenza micidiale chiusa da una novità interessante: la collaborazione con Ranieri Pasticcerie. Fornirà le sue monoporzioni sormontate dal cappello di Lioniello in cioccolato e pan di spagna (buonissimo).
Una Red Velvet per gradire e un paio di cucchiaiate a cocco e limone assaggiate da Giuseppe Pignalosa a Salerno dicono che anche qui siamo sulla strada giusta.
Non vi resta che andare da Salvatore e Michele Lioniello e scoprire le altre speciali come la Foglie d’Autunno e la Zafferina.
Un altro motivo per tornare, mi sa.
Voto: 9,5/10
Pizzeria Da Lioniello. Via Murelle, 1. Succivo (Caserta). Tel. +39 349 513 7045