Le migliori chiacchiere, o frappe o nastri o galani, le fai con questa ricetta
Da che mondo è mondo, non si lascia passare un Carnevale senza frappe (o chiacchiere o nastri o galani, come anche si chiamano questi dolci tipici). Questa ricetta affonda le sue radici in quel territorio di confine tra il Lazio e la Toscana, tra la nonna maremmana e la colf romana, tra le ricette di Intimità e i saperi tramandati che ne fanno un prodotto tipico del melting pot regionale italiano. Abbiamo voluto provare una frittura senza lo strutto autarchico, pilastro della cucina de noantri da dicembre fino ad esaurimento scorte. Con il risultato di una maggiore leggerezza ma di un sapore che a molti sembrerà meno persistente.
Ingredienti
250 g di farina
2 uova
1 limone grattugiato
20 g di zucchero
20 g di burro
1 pizzico di lievito per dolci
1 cucchiaio di grappa
Zucchero a velo
1 pizzico di sale
Olio d’oliva extravergine
Preparazione
Impasta energicamente la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso, il limone grattugiato, la grappa, il sale e il lievito (rende le frappe più friabili). Prepara la sfoglia, tagliala a strisce sottili e poi in rettangoli che stringerai al centro come per realizzare fiocchetti. Fai cuocere in olio bollente e togli quando le frappe saranno imbiondite. Una volta raffreddate, spolvera con lo zucchero a velo e servi in tavola.