Porko Maki. La ricetta nostrana del sushi di porcellum
Continua l’avventura del Porcellum, ma quello che piace a noi, non quello che va in onda a Porta Porta e che fa tirare un sospiro di sollievo ai partiti, al governo e a chissà chi altro. Dopo il rito nella corte (di casa, non la Corte Costituzionale) e la preparazione del filetto, ecco un’altra ricetta che mi sembra interessante. Poichè tutti dicono che ci dobbiamo allineare all’Europa, dobbiamo guardare agli Stati Uniti, noi ce ne andiamo in Giappone per realizzare il nostro sushi di maiale, ovvero i rotolini di Maki che tanto fanno impazzire i nippo-gourmet di casa nostra. Solo che ci mettiamo il maiale. Ecco a voi il Porko Maki, il maiale che parla giapponese. Buon appetito
Ingredienti
4 foglie di verza
2 salsicce
200 g di pane raffermo
100 g di pecorino
1 uovo
sale e pepe qb
olio extravergine
Preparazione
Fai bollire le foglie di verza in abbondante acqua salata, dopo 2 minuti di cottura scolala in 1 foglio di carta assorbente tenendo un pochino di acqua di cottura.
Taglia il pane raffermo e mettilo in una ciotola, fai rosolare le salsicce e aggiungile al pane. Una volta raffreddato l’impasto, aggiungi l’uovo e gran parte del pecorino e aggiusta con sale e pepe.
Impasta per bene e riempi le foglie di verza lessate a mo’ di involtino.
Metti su di una teglia e spolverali con il formaggio rimasto.
Inforna a 180 gradi per 15 minuti, tirali fuori dal forno e servili tagliati in piccoli cilindri.
2. Continua