Napoli Pizza Village 2016. La mappa delle 50 pizzerie e i consigli per divertirsi
Napoli Pizza Village cresce e adotta l’acronimo NPV per identificare tutte le attività della manifestazione popolare tra le più importanti d’Europa.
Ben 6 giorni di eventi legati alla pizza napoletana e ai suoi protagonisti.
Per gli appassionati un evento imperdibile con ben 50 pizzerie che si allungano sul lungomare formando la più grande pizzeria che si conosca. Uno spettacolo per gli occhi e per il palato che l’anno scorso ha conquistato l’interesse di 600 mila visitatori.
Un record che quest’anno gli organizzatori proveranno ad infrangere.
Ma al punto 1 non potrebbe che esserci l’elenco delle pizzerie che vedete nella mappa da scaricare sul vostro smartphone per scegliere la pizza preferita.
1. Tutte le pizzerie del NPV, cioè Napoli Pizza Village 2016
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- Fratelli La Bufala
- Da Gennaro a Bagnoli
- La Cantina dei Mille
- Fresco
- Pizzeria Salvo
- Pizzeria Leone
- Pummarò
- Ermenegildo
- Napul’è
- Zi Teresa
- Benvenuti al Sud
- Dal Presidente
- Lucignolo Bella Pizza
- Giuliano
- Palazzo Petrucci
- Santa Maria in Portico
- Porzio
- Le Parule
- Brandi
- Libro’s
- Sorbillo
- Il Piccantino Quarto
- Pizzeria Diaz
- Palapizza
- Vesuvio
- Tarascio e Viglione
- Vesi
- Napoli 1820
- Pizzeria ‘900
- Le Figlie di Iorio
- Olio e Pomodoro Doc
- Antica Pizzeria Donna Regina
- F.lli Castello
- I Decumani
- Pizzeria del Popolo
- Pepe Nero
- Nanà
- Trianon
- Acunzo
- F.lli Cuorvo
- Vincenzo Costa
- Gazebo
- Pizza a Metro
- Mastropaolo
- Donna Sofia
- Pulcinella
- Il Brigante dei Sapori
- La Ciociaria & il Trancio
- Il Guappo (pizza senza glutine)
- NPV Area Ospitalità Rossopomodoro
2. Il Trofeo Mondiale Caputo
Il Title Sponsor del Napoli Pizza Village è il Mulino Caputo dell’omonima famiglia. Al NPV l’evento nell’evento è l’accesa competizione del XV Trofeo Caputo (il 6 e 7 settembre) tra pizzaioli per stabilire chi è il più forte del mondo. Le categorie in cui concorrono i pizzaioli sono 9, ma la regina è la STG, la pizza Specialità Tradizionale Garantita cioè la vera(ce) pizza napoletana da manuale (e disciplinare). La tradizione che quest’anno ritorna alle origini delle prime esportazioni con la nuovissima categoria New York Style. La maniera più diretta per affermare la sovranità della pizza napoletana su tutte le altre che devono un tributo all’artigianalità dei pizzaioli partenopei.
L’anno scorso ha vinto una fortissima Teresa Iorio, prima donna napoletana ad imporsi in un mondo che è ancora molto maschile. E per questo è stata premiata nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
Alla due giorni di gare parteciperanno almeno 500 pizzaioli provenienti da 40 Paesi del mondo che avranno a disposizione 6 forni e saranno assistiti da 100 operatori. Il titolo sarà assegnato da una giuria in cui si alterneranno chef come il due stelle Michelin Gennaro Esposito, giornalisti di settore e appassionati.
Il pubblico può assistere alla gara dalle gradinate dell’arena alla Rotonda Diaz che guarda il Golfo di Napoli e Capri (consigliati cappellino e occhiali). Lo start è alle ore 13.
3. La Scuola di Pizza di Rossopomodoro diventa NPV Pizza Class
Come si fa la pizza a casa? Con la Scuola di Pizza risponde Rossopomodoro che fa scendere in campo il fior fiore dei pizzaioli napoletani e li schiera insieme ai suoi campioni di punta. 18 lezioni, 3 per ogni giornata del NPV, altrettanti pizzaioli, anzi sono 19, e moltissimi segreti da imparare per realizzare la pizza perfetta nel forno di casa. Un altro capitolo delle Lezioni di Pizza che Scatti di Gusto coltiva da tempo. Teoria e pratica in un solo colpo per provare ad avvicinare le prestazioni dei migliori pizzaioli professionisti, ma anche l’occasione per fare beneficenza.
Per partecipare a una delle lezioni in calendario occorre prenotarsi dal sito a questo link ed effettuare un versamento di almeno 10 € a favore dell’Unicef o dell’associazione Un cuore per amico.
4. La pizza con la farina da grano 100% Made in Campania
Si parla tanto di grano italiano come di un super grano panacea di tutti i mali capace di diventare bollino di qualità. La farina del nuovo “Campo Caputo”, proveniente da solo grano della Campania, introduce un nuovo concetto hyperlocal che ha una base di sostanza.
Il Grano Nostrum, il nuovo progetto del Mulino Caputo che ha mosso i primi passi in questa stagione, identifica l’attenzione all’intero processo produttivo, dalla semina al raccolto, dalla gestione dei campi allo stoccaggio in un’ottica di valorizzazione di un territorio circoscritto. Rinasce così la Campania Felix e una farina a forte identità culturale che sottolinea in maniera scientifica ed emozionale il nuovo corso della pizza napoletana. Siamo all’inizio di una strada in grado di rendere ancora più forte l’immagine della pizza senza i toni fumettistici o, meglio, nebulosi dell’aggettivo appiccicato a mo’ di garanzia buona per ogni stagione come è accaduto con il “macinata a pietra” riferita alla farina o le ennemila ore di lievitazione. Chi assaggerà le pizze del NPV sarà testimone di un ulteriore passaggio di questo mulino napoletano verso l’innalzamento della qualità che si affianca alla ricerca storica della Tipo 1 e al bilanciamento tra tradizione e spinte innovative.
5. La pizza è di moda con NPV Preview
La novità di questa edizione è il riconoscimento della pizza come oggetto di moda e non solo specchio della tradizione. Sulle orme di “Una pizza per l’estate”, il format che anche Scatti di Gusto ha contribuito a far nascere qualche anno fa e organizzato ogni stagione da Carmen Davolo e Daniela Marrapese, nasce la passerella su cui si esibiranno i pizzaioli più quotati del momento che presenteranno alla stampa le pizze della collezione, ops, del menu autunno-inverno 2017. Nasce di fatto la pizza trend e i pizzaioli dell’haute couture dell’impasto di questa prima edizione sono 8 di cui uno è ancora tenuto segreto.
- Gino Sorbillo (Sorbillo, Lievito Madre, Zia Esterina – Napoli, Milano)
- Enzo Coccia (La Notizia – Napoli)
- Pasqualino Rossi (Elite – Alvignano, Caserta)
- Renato Bosco (Saporè – San Martino, Verona)
- Simone Lombardi (Dry – Milano)
- Salvatore Salvo (F.lli Salvo – San Giorgio a Cremano, Napoli)
- Davide Civitiello (Rossopomodoro – Napoli)
6. La pizza e i bambini
Mani in pasta anche per i più piccoli che hanno a disposizione un’area a loro riservata con animatori che spiegheranno in maniera divertente la storia della pizza napoletana e gli ingredienti che permettono al disco tanto amato dai bambini di entrare a pieno titolo nella Dieta Mediterranea. E ovviamente lezioni pratiche con il pizzaiolo Ernesto Fico che insegnerà a fare la pizza dall’impasto alla cottura.
7. Come portare la pizza a casa a mille miglia di distanza
Il Lungomare Caracciolo è un luogo che ispira immagini da cartolina con Castel dell’Ovo, Posillipo e Capri a fare da cornice e le 50 pizzerie a fare da gradinate allo spettacolo naturale. Oltre alle immancabili foto ricordo che nei giorni del NPV proiettano sui social le immagini della festa della pizza, ci sarà il NPV Official Store che permetterà a tutti di portare con sé anche “pezzetini” di Napoli. Ovviamente disponibili anche in e-commerce.
8. La pizza e i convegni
Il NPV ha già ospitato convegni dedicati alla pizza. Il primo, organizzato da Scatti di Gusto nel 2012, aveva preso le misure alla pizza con un titolo emblematico: “La Pizza. Buona centimetro per centimetro!” che aveva discusso su elementi scientifici e su un sondaggio realizzato nel corso della manifestazione. Quest’anno i convegni sono due.
Mercoledì 7 settembre ore 18. Pizza e mandolino: stereotipo o sfida culturale? Dal milione di sostenitori per #pizzaunesco all’Universalità della musica napoletana.
Giovedì 8 settembre ore 18. Oltre l’evento. Cosa resta al territorio: esperienze a confronto.
9. Premio Napoli Pizza Village e gli spettacoli
A partire da questa edizione, il palco dell’evento che ospiterà ogni sera uno spettacolo (Teo Teocoli, Ron, Gigi&Ross di Made in Sud, Lino D’Angiò e Alan De Luca con TeleGaribaldi, serata conclusiva con gli artisti scelti da Radio Rtl 102.5) sarà teatro della premiazione di un personaggio che, per l’impegno nella promozione della città e nella valorizzazione delle sue tradizioni, si è distinto nel corso della propria carriera.
10. Quanto costa il Napoli Pizza Village
L’ingresso all’area del villaggio è gratuito. Per assaggiare le pizze in una delle pizzerie è necessario acquistare un voucher menu che al prezzo di 12 € mette a disposizione una pizza (margherita o marinara), una bibita, un gelato e un caffè. Prezzo che è rimasto uguale all’anno scorso e che può essere rimpinguato dalla donazione in beneficienza per i terremotati di Amatrice.
Ecco le 10 cose fondamentali da sapere per partecipare al meglio alla manifestazione che rende omaggio alla pizza napoletana. A disposizione dei visitatori ci sono ben 23 mila posti a sedere che potranno gustare una margherita o una marinara, cioè le pizze più gettonate. Ma potete anche scegliere di andare in pizzeria a via Partenope, verso Castel dell’Ovo e sedervi a uno dei tavoli fronte mare.
Noi vi consigliamo tre pizzerie e altrettante pizze che ci hanno conquistato quest’anno.
Lievito Madre al Mare. La succursale elegante della pizzeria di Gino Sorbillo, scelta anche da Antonino Cannavacciuolo e dai suoi colleghi giudici di Masterchef, ha in menu una pizza con il pesto Rossi che è un autentico sballo ed è un ottimo sigillo per salutare un’estate piena di sapori.
Eccellenze Campane al Mare. Guglielmo Vuolo ha messo a punto un impasto all’acqua di mare che regala al palato nuove sensazioni di sapidità. Un altro ricordo delle giornate al mare da portare con sé.
Rossopomodoro Lab. Partenope. Il team di ricerca e approfondimento che conta il Campione del Mondo Davide Civitiello ha in menu la Pomodorosa, un altro imperdibile inno alle dolcezze dell’estate.
E ora tocca a voi scegliere la maniera migliore per festeggiare la pizza, il piatto più popolare e alla moda del 2016. E, ci sbilanciamo, negli anni a venire.
[Immagini: Scatti di Gusto, Vincenzo Pagano, Lorenzo Franco, Romolo Pizi]