Panettone. Recensione del tradizionale due stelle Michelin Aimo e Nadia
Nuove professionalità: il panettone di Aimo e Nadia me lo ha portato Alessandro Negrini, chef con Fabio Pisani del ristorante con 2 stelle Michelin a Milano. Spesso il delivery dei ristoranti – di ogni ordine e grado – è affidato al personale del ristorante stesso, camerieri, cuochi, chiunque. Ed ecco Alessandro farsi rider delle feste.
Il Luogo di Aimo e Nadia è chiuso, e il servizio di asporto/delivery funziona con base da Vòce by Aimo e Nadia, il ristorante presso le Gallerie d’Italia in piazza della Scala. Le cose funzionano, compatibilmente con la situazione di lockdown, in parte anche perché il Luogo, in via Montecuccoli, è di proprietà. Il che vuol dire niente spese di affitto, e quindi un danno parzialmente ridotto.
Il panettone Milano di Aimo e Nadia
Un panettone tradizionale, modello “Milano”. Si tratta del modo migliore per venire in contatto per la prima volta con un prodotto che pure si presta a variazioni infinite, tra ingredienti e farciture. Gli stessi Negrini-Pisani hanno un ventaglio di proposte diversificato, ma l’idea è quella di confrontarsi col Panettone.
Il Milano mi arriva in un’elegante confezione griffata. Profumato, morbido, ricco di canditi, piacevolissimo anche per questo. Un altro indizio della sua bontà: è durato poco. A stare larghi, un paio di giorni.
Fra gli ingredienti c’è anche la beneficenza
Il panettone Milano viene prodotto secondo la tradizionale ricetta de Il Luogo di Aimo e Nadia e realizzato con materie prime selezionate con cura. E prevede 72 ore di lievitazione.
L’elenco degli ingredienti segue il canone classico.
- farine di grano tenero tipo ‘00’ provenienti da selezionati mulini
- burro
- tuorlo d’uovo fresco
- lievito naturale
- frutta candita non trattata (scorza di arancia, limone, cedro, amarena, zucca)
- uvetta sultanina
Disponibile nel formato da 750 grammi a 35 €.
Ma c’è anche un altro ingrediente a impreziosire questo panettone, ed è quello benefico. Da quest’anno infatti il panettone di Aimo e Nadia sostiene la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica per la ricerca di una cura per tutti i malati per i quali non è ancora stata trovata una terapia. Non è un ingrediente percepito all’olfatto o al gusto, ma solo al sentimento, ed è ugualmente importante.
La Dispensa di Aimo e Nadia
Lo dicevamo sopra: la produzione natalizia di Aimo e Nadia non si limita al panettone tipo Milano.
Panettone zafferano e arancia: è l’omaggio del Luogo di Aimo e Nadia a Milano. La ricetta classica, con cubetti di arancia candita, viene arricchita dal simbolo della tradizione milanese, lo zafferano. Limited edition, 750 grammi a 35 €.
Pandoro: “soffice e delicato, prodotto secondo la tradizionale ricetta veronese. Qui l’intensità del profumo di vaniglia si unisce al burro di cacao fino ad ottenere quel morbido dorato dolce della tradizione.” 1 chilo a 60 €.
Sono entrambi in vendita nella Dispensa, ovvero dallo shop online o direttamente da Voce in Piazza della Scala, oppure su Cosaporto. Si possono acquistare proposte dolci (cornetti, praline, marron glacé) e sott’olio (carciofini, cipolline e peperoni alla brace, melanzane a filetti, pomodori essiccati). Ci sono taralli, pane, sughi pronti, pasta Gerardo di Nola, olio extra vergine di oliva 100% coratina, focacce.
Ma soprattutto ci sono i piatti pensati da Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Si può comporre il proprio menu a partire dalle proposte. Fra tutte, i Pizzoccheri di Alessandro: una ricetta della sua terra valtellinese. a 16 €, al primo posto in Dispensa. E la ricetta puglese di Fabio? C’è anche questa. Gnocchetti di patate di Polignano al ragù di agnello del Gargano e salsa ai carvi della Valsesia, 18 €. Una bella contaminazione, quella con il “cumino dei prati” (carvi) valsesiano.
Vi ricordiamo infine che vi abbiamo già raccontato i panettoni dell’Antica Corona Reale, al Mandarino, e il Panterrone di Viviana Varese.
[Immagini: Paolo Terzi]