Parole da cancellare subito a tavola. Prosecchino e sushino, per dire
Se dico bianchino, aperello e cafferino, quanti di voi hanno immediatamente realizzato di cosa sto parlando?
Svelo l’arcano a chi, come me, ha crucciato un sopracciglio con fare curioso: ecco tre esempi di diminutivi e vezzeggiativi che hanno imbruttito parole di uso comune fino a sostituirle nel linguaggio quotidiano di alcune regioni.
Non si tratta di essere puristi, seccanti o saccenti. Si tratta di essere assediati da inutili alterazioni della lingua. Insomma, è proprio necessario parlare di un cicchettino quando, per sua natura, è già un bicchiere non più capiente di 50ml? Non per dare l’ostracismo a chi si riempie la bocca di ini, etti, e ucci con gran soddisfazione, ma siamo proprio sicuri che il linguaggio, anche quello del cibo, necessiti di tutto questo condimento?
Mi vengono in mente:
- Prosecchino: un calice di Prosecco sempre offerto dalla casa, magari aperto da una settimana. “Prosecchino, Dottò?!” Non è buono ma è gratis!
- Biretta: mettiamo da parte la grammatica per servire la fonetica. Dicesi di birra presa con gli amici solitamente nel precena o postprandiale. “Che se famo ‘na biretta?”. Siamo chiaramente in zona Roma.
- Risottino/Spaghettino: qui è lo stesso oste del prosecchino a darci lezioni su come incentivare l’appetibilità.
- Grappino: bicchierino di Grappa da fine pasto, “per digerire”, dice il nostro amico oste. Che conosca la metonimia?
- Bistecchina: insomma, snaturare così la succulenza di una bistecca alta, al sangue, emblema di sazietà, vi pare giusto?
- Acciughina/acciughetta: acciuga aggiunta in preparazioni varie, tentativo vano di rassicurare chi proprio non ne vorrebbe sentir parlare “Ci metto solo un’acciughina!” E pure “du’ pomodoretti” così facciamo una bruschettina . Brividi.
- Sushino: normale porzione di Sushi. Ma quanto è fastidioso?
- Shottino: italianizzazione del termine inglese shot che sta per cicchetto. In parole povere, traduzione becera di cicchettino.
- Caffettino/Cafferino: caffè preso di corsa, al bancone, che stravolge totalmente i canoni del concetto di “pausa”. Mi è capitato di sentire caffettuzzo in quel del sud. Pelle d’oca.
- Aperello: aperitivo zona Milano e dintorni, formula mangia e bevi, prezzo fisso. Buffet a sbafo. Per scoprirlo ho fatto un sondaggio tra amici lungo lo stivale.
- Bianchino: bicchiere di vino bianco o di superalcolico a piacere, ordinato al mattino. Anche in questo caso ho sfruttato l’aiuto da casa.
La lista potrebbe essere infinita. Basterebbe un sondaggio a tirar fuori parole in forma di fenomeni da baraccone. Anzi, facciamolo questo sondaggio: qual è il diminutivo “da tavola” che proprio non sopportate e vorreste vedere debellato dalla lingua italiana?
[Link: L’antilingua]