Save the food. Olio a Milano e cibo antifreddo a Roma, giorni della merla permettendo
Si rianima il panorama degli eventi enogastronomici. Dopo la sonnolenta pausa post natalizia, tante le manifestazioni intorno al cibo, alla birra e al vino. Ecco le più interessanti, a nostro insindacabile giudizio.
Da sabato 26 a mercoledì 30 gennaio Lione ospita il Sirha, salone della ristorazione e dell’hotellerie, appuntamento di primissimo piano nel panorama dell’horeca, da non perdere se si vuole puntare le antenne sulle nuove tendenze del settore.
Tra gli appuntamenti clou il Sirha World Cuisine Summit, conferenza internazionale che riunisce top chef di tutto il mondo, esperti e critici gastronomici. Seguirà cena (un’occasione anche per prenotarsi ad una visita guidata del salone sulle ultime tendenze) insieme al team di Omnivore Festival, altro grande evento transalpino, dedicato alla cucina giovane, in programma per marzo. Di scena numerose competizioni: il Bocuse d’Or e la Coupe du Monde de la Patisserie, il Gargantua per professionisti della ristorazione istituzionale e l’International Catering Cup. Spazio anche alla panificazione con la French Bakery Cup, ai vini con Place des Vins, alla creatività in cucina con le dimostrazioni organizzate dalla rivista Le Chef. Frammenti del salone saranno visibili su You Tube.
“Ridare ai condimenti un ruolo chiave nell’ambito alimentare”. Suona come una rivendicazione in piena regola lo slogan di Olio Officina Food Festival, in corso fino al 26 gennaio al Palazzo delle Stelline di Milano. Scopo del festival, ha spiegato il direttore della manifestazione Luigi Caricato, è ridare dignità allo spesso bistrattato condimento, l’olio (ma anche l’aceto), “ingrediente fondamentale che consente di esaltare gli altri alimenti” eppure “decisivo” anche “nella buona riuscita di una dieta”. Per inquadrare i condimenti “sotto un’altra prospettiva” arrivano chef, biochimici, nutrizionisti, oleologi e persino l’e-taster oltre che oli provenienti da tutto il mondo (con l’India eletta “Paese d’onore”).
Per i Torinesi e i turisti di passaggio nel capoluogo piemontese, questa è l’occasione giusta per conoscere da vicino la cucina siciliana. Al Golden Palace Hotel la settimana in corso è infatti dedicata a questa grande tradizione gastronomica. Fino a domenica 27 gennaio, il ristorante dell’albergo affiancherà al consueto menu le migliori specialità regionali preparate dallo chef ennese Nazareno Fiorenza. Dal pranzo di oggi al brunch di domenica, protagonisti saranno alcuni dei piatti della cucina siciliana come il tonno marinato con sarde alla beccafico, involtino di melanzana con linguine alla norma, involtini al pistacchio, calamari tostati al forno con erbe e lamelle di mandorle tostate (il costo del brunch domenicale di di 40 euro, del menu degustazione pranzo con 2 portate è di 25 euro, della cena con 4 portate è di 45 euro).
Appuntamenti da bere. Côté cocktail: questa sera, sabato 26 gennaio, Matteo Zed Zamberlan, bartender d’eccezione, sarà al Settembrini Café di Roma. Côté birra: sempre questa sera (su prenotazione) c’è l’Oyster day al Birra del Borgo, Borgorose (Rieti) e l’evento Birra 2.0 no stop (birra artigianale a volontà) al Far Out di Frascati (Roma).
Una serata dedicata alla degustazione di birra e cioccolato artigianale: è l’ultimo appuntamento, in ordine di tempo, del Beer travels. A ospitare la degustazione, domenica 27 gennaio, sarà il locale Fiorditè, a Roma (per informazioni: Simone: 3286214937 e Luca: 3397364352). Il 30 gennaio tornano i “Mercoledì della Statale” alla birreria Statale 52, a Perego (Lecco). Protagonista è la trippa, costo della cena: 12 euro (prenotazioni al 3392776348).
Da bere c’è anche l’Amarone, annata 2009 di Gerardo Cesari, pronto ad essere messo in commercio dopo 3 anni di affinamento. Sarà in degustazione, sabato 26 e domenica 27 gennaio, al Palazzo della Gran Guardia di Verona. E’ questo il tema della manifestazione Anteprima Amarone, giunta alla sua decima edizione e organizzata dal consorzio Tutela Vini della Valpolicella. Aprirà le porte al pubblico di appassionati anche con una degustazione di oltre 100 etichette abbinate ad eccellenze della tradizione gastronomica e dolciaria veronese.
Il Gran Trofeo d’Oro della Ristorazione, in corso fino al 26 febbraio al Centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia), è una disfida tra 20 istituti alberghieri europei. E sembra proprio il titolo di una tema di maturità l’argomento della gara: “La scoperta di un territorio passa anche attraverso la conoscenza della storia culinaria fatta di prodotti tipici, usi e tradizione. Il ristorante, luogo cult per la valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio e sinonimo di marketing del territorio”.
In arrivo i giorni della merla? Niente paura, c’è il cibo antifreddo dell’Enoteca Ferrara, a Roma. Il 29, 30 e 31 gennaio (anche se il meteo preannuncia caldo anticiclonico) i brividi si combattono anche a tavola. Con la polenta calda, per esempio. Da quella concia, con baccalà, alla versione romana con sugo di spuntature e salsicce, a quella accompagnata con formaggi fritti, salsicce e cotechino. 1600 etichette di vino in carta all’enoteca di Trastevere completano l’offerta.
Andando via di casa una figlia chiede alla madre alcune ricette. Un gesto di continuità che si affida ai sapori assopiti nelle consuetudini domestiche. Da una ricetta a un’altra il pubblico si nutre di un cibo che diventa narrazione e di una narrazione che diventa cibo. Poche chiacchiere: è un dopo-cena in sala quello organizzato al teatro Skené di Roma sabato 26 (ore 21) e domenica 27 gennaio (ore 18,30). E questo è il menu (35 €):
Crostini Skené
Pasta e broccoli oppure tortino di semolino, funghi e formaggio
Tokany con riso pilaf oppure Tortino di alici e indivia
Cicoria all’agro oppure Insalata verde
Torta di mele E …. un dolce sorpresa!!
A stuzzicare l’appetito il discorso sul cibo, un viaggio in cui i piatti di famiglia diventano per i protagonisti l’occasione per ripensare al proprio passato e riflettere sulle proprie origini: come le tradizioni magiare che si combinano con la tradizione abruzzese fatta di cibi poveri e sempre troppo uguali, i piatti di cetriolo e yogurth con cui la nonna, nata a Costantinopoli, alimentava il suo esilio, il sapore acre della marmellata di rose, la lussuria appiccicosa del locum, lo strudel ai semi di papavero della zia Rosa, transfuga nel 1956 di una Ungheria di cui conserva gelosamente segreti preziosi. L’adattamento dal libro “Il croccante e i pinoli“, di Antonella Ottai (Sellerio Editore) è di Alessandra Felli, le musiche dal vivo sono di Marco Paolucci.
Comunicare la pizza. I professionisti dell’impasto incontrano quelli della comunicazione. Il 29 gennaio, in occasione della convention annuale dell’Associazione Verace Pizza Napoletana all’Hotel Napolit’Amo, a Napoli, giornalisti e blogger del settore gastronomico saranno i benvenuti al dibattito sulla comunicazione dell’universo pizza (Speaker Corner, ore 17,00).
[ha collaborato Adriano Desideri]