Spesa. La Top Ten dei beni alimentari al supermercato
L’alimentare è l’unico in settore in crescita nell’ambito del commercio.
L’analisi della Coldiretti sui dati Istat del mese di marzo registra un aumento del +3,5% in valore e del +2,1% in volume, su base tendenziale.
Un risultato che è il frutto di un forte aumento in supermercati (+14%) e discount (+7,5%) mentre calano gli ipermercati (-9,1%) ed tengono i piccoli negozi alimentari (-1%)
La filiera agroalimentare ha tenuto nonostante la tendenza all’accaparramento e al verificarsi di pericolose file che hanno provocato una impennata degli acquisti al dettaglio.
Gli aumenti dei prodotti alimentari più acquistati
Una vera e propria spesa di guerra per 10 alimenti con i relativi aumenti
- farina +145%
- arance +78%
- mele +60%
- mozzarella +57%
- uova +57%
- formaggi +32%
- salumi +31%
- riso +25%,
- latte +22%
- pasta +14%
L’aumento della spesa al dettaglio è stato favorito anche dalla chiusura forzata di ristoranti, mense, bar, gelaterie, pasticcerie agriturismi e, in molte regioni, anche i mercati rionali e quelli degli agricoltori, che – sostiene la Coldiretti – vanno riaperti al più presto per aumentare la possibilità di scelta, combattere le speculazioni e ridurre le file e gli assembramenti davanti al dettaglio tradizionale.
Proprio per questo torna la spesa dal contadino con la riapertura dei farmers market in tutta Italia nel primo weekend dopo il lungo periodo di lockdown a partire venerdi 8 maggio dal mercato di Campagna Amica al Circo Massimo di via San Teodoro 74 a Roma che riapre a servizio delle famiglie che vogliono tornare a consumare prodotti freschi, di stagione, del territorio a chilometri zero.
L’approvvigionamento alimentare degli italiani è stato garantito grazie a 3 milioni di lavoratori che nonostante i rischi per la salute hanno continuato a lavorare in piena pandemia in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita in Italia, tra ipermercati (911) supermercato (21101), discount alimentari (1716), minimercati (70081 e altri negozi (138000).
Uno sforzo importante della filiera che è riuscita a garantire le forniture nonostante le difficoltà con quasi sei aziende agricole su dieci (57%) che stanno affrontando la situazione di crisi.