Alessandria. Meglio Stella Michelin o bistrot dell’anno Gambero Rosso?
Rinunciano alla Stella Michelin conquistata nel 2008 e il Gambero Rosso lo premia come Bistrot dell’Anno. Al centro della storia c’è il ristorante Donatella di Oviglio (Alessandria, Piemonte), un paesino di 1200 anime, alle quali si aggiungevano (e si aggiungeranno ancora…continuate a leggere) coloro che facevano chilometri e chilometri sono per assaggiare la cucina dello chef Mauro Bellotti.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire perché a maggio scorso lo chef e sua moglie decidono di restituire l’ambitissima Stella Michelin. “Restituiamo la Stella perché non è facile supportarla in un territorio come questo che sente la crisi più di altri – ha spiegato Donatella Vogogna – siamo a Oviglio, non a Milano. La Stella in un paesino come questo rischia di distaccarti dal territorio in cui lavori. Rischiavamo di non essere più il ristorante per chi ci abita di fronte“. Tutto sommato le motivazioni potrebbero anche essere valide, tanto che sono sicura che anche un certo Rene Redzepi, che col nuovo Noma sta rivoluzionando il concetto di territorialità, le apprezzerebbe.
Così, a giugno, il ristorante è diventato Donatella Bistrot: una cucina alleggerita, più attenta alla memoria, con piatti di una volta rivisitati da chi è ai fornelli. “La Stella impone un servizio con standard alti che il territorio fa fatica ad assorbire, ma noi siamo persone semplici e vogliamo che a mangiare qui venga chi con noi è cresciuto“, spiegano ancora, coscienti che “la Stella sia stata un’avventura fantastica, ma che i tempi sono cambiati”.
Ecco che infatti ne è iniziata un’altra bella, di avventura. Sì, perché il Gambero Rosso li ha premiati come miglior Bistrot dell’anno.
I piatti sono legati alla stagionalità e alla freschezza delle materie prime, pasta e pane sono preparati in casa ogni giorno, dolci, gelati e sorbetti sono di produzione propria. I prezzi? Accessibili anche a chi abita davanti al ristorante:
8-12 euro gli antipasti;
8-11 euro i primi;
13-15 euro i secondi e 5-6 euro i dolci.
Una bella soddisfazione, non trovate? E voi, condividete la loro scelta? Oppure siete di quelli che “la Stella Michelin è sacra e non si tocca”?
[Link: La Stampa. Immagini: Gazeta Da Povo, Donatella Bistrot, Scatti di Gusto]