Campionato della Pizza 2024. Classifica Girone C: 1° Lioniello
Il Girone C del Campionato della Pizza 2024 in Campania mette a confronto pizzerie di Napoli, Caserta, Salerno e Avellino. Quindi, stili diversi e diversi numero 1. Carlo Sammarco inventore di quella pizza canotto che ha cambiato le regole del gioco nel mondo della pizza napoletana. Salvatore Lioniello, tra i primi pizzaioli social seguace delle teorie contemporanee recentemente convertito anche alle ragioni della pizza a ruota di carro che forse ne hanno sbiadito l’identità. Angelo Rumolo, outsider di lusso ma solo per la collocazione geografica della sua pizzeria Le Grotticelle a Caggiano, profonda provincia salernitana. Giuseppe Maglione che partito da Avellino ha portato la sua Daniele Gourmet a Salerno (ma il giudizio è relativo alla casa madre). E infine, ma non ultimi, i fratelli Francesco e Salvatore Salvo depositari della tradizione napoletana che da San Giorgio a Cremano hanno bissato con la pizzeria alla Riviera di Chiaia a Napoli.
Difficile alla vigilia della disputa delle 5 “partite pizza” del Girone C riuscire a pronosticare chi potesse arrivare in testa alla classifica. E l’incertezza si è protratta fino alla chiusura del turno. Solo una pizzeria ha la matematica certezza di passare il turno, mentre la seconda classificata deve rientrare nel novero delle migliori 6 piazzate.
Anche in questo caso il punteggio massimo che può ottenere una pizzeria è 900 punti (100 punti a disposizione x 3 pizze x 3 giudici). Margherita e Marinara obbligatorie con una terza possibilmente bianca se non consigliata dalla pizzeria. Attenzione a non considerare il voto finale in centesimi. Per esempio 700 non equivale al voto 7 “scolastico”. Se volete convertire in voto decimale, la proporzione è 700:900=x:10 cioè 7,77.
La classifica del Girone C del Campionato della Pizza 2024
- Da Lioniello, 724 punti
- Carlo Sammarco, 708 punti
- Pizzeria Salvo, 687
- Le Grotticelle, 611 punti
- Daniele Gourmet 567
Il commento
Lioniello vince il Girone C con 2 pizze a ruota di carro e 1 canotto. Per lui 724 punti su 900 equivalenti a un rotondo 8 in pagella.
Si parte con la pizza Marinara. Un pò spoglia di pomodoro, ma questa pizza è veramente tanta roba, esclama Domenico Castaldo. Pomodoro un po’ troppo misurato, ribadisce Alberto Colella. Cotta alla perfezione, nonostante qualche scazzetta è una marinara super, chiosa Vincenzo Consiglio.
Si continua con il benchmark di riferimento, la pizza Margherita. Forma un pò ellittica, ma per il resto la pizza è sensazionale!, non ha dubbi Domenico Castaldo. Una margherita da bere, commenta Vincenzo Consiglio. Segue la scia della marinara, con un latticino più sapido sarebbe stata il 🔝, osserva Alberto Colella.
La special bianca è la pizza Sogni di Latte, l’unica che riprende stesura e forma della pizza canotto che era il marchio distintivo della pizzeria Da Lioniello. Ma tra le tre è quella che presta il fianco a critiche maggiori. Delle 3 pizze la meno performante anche se resta un’ottima pizza (Domenico Castaldo). Un buon mix di formaggi ma l’avrei preferita un po’ più cotta (Vincenzo Consiglio).
Carlo Sammarco segue a ruota al secondo posto
Carlo Sammarco conquista il secondo posto del Girone C con 708 punti e 3 pizze rigorosamente canotto, il marchio di fabbrica che lo ha fatto conoscere dovunque. Una sfida vinta con la tradizione e le altre interpretazioni della pizza napoletana. Per lui passaggio alla fase finale ancora in bilico, ma supera nettamente i secondi classificati del Girone A e del Girone B.
La pizza Margherita è strepitosa, ottimo latticino, olio suadente e ottima cottura è il giudizio unanime dei tre giurati.
La pizza Marinara, invece sconta una base un filino più asciutta (Colella), ma si rifa con un ottimo pomodoro e la giusta dose di olio (Consiglio). Va più su Castaldo: Una marinara sorprendente, con un pomodoro perfetto e ben equilibrata.
La Capricciosa Bianca, invece, colpisce per la salsiccia passita veneta (Castaldo), atipica ma che ha conquistato le mie papille (Consiglio) ed è equilibrata (Colella).
Pizze e pizzerie che si fermano al primo turno del Girone C
Pizzeria Salvo. La pizza Margherita è memorabile con ingredienti ben distribuiti e una cottura ottima (Vincenzo Consiglio). La Marinara arriva con le acciughe ed è precisa nel bilanciamento (Alberto Colella). Crollo purtroppo per la Prosciutto cotto e funghi, la peggiore della serata (Pino Coletti) a causa di un fungo spento (Colella).
Le Grotticelle. La Margherita a Caggiano arriva in tavola senza basilico, ingrediente fondamentale (Vincenzo Consiglio) causa pioggia. Ma porta il voto sotto la sufficienza. Nulla può un’ottima Marinara dal sapore forte e incisivo (Vincenzo Consiglio) anche se di masticazione un po’ resistente (Pino Coletti). Un connubio perfetto tra pomodoro e pecorino per la pizza tipica Zammedda.
Daniele Gourmet. Un po’ anonima la pizza Margherita anche se il fiordilatte è buono (Vincenzo Consiglio). Poco olio e poco profumo della Marinara non convincono Pino Coletti. Convince invece la pizza Violetta che mette in evidenza l’impasto (Consiglio).